Igor il Russo non è più un fuggitivo. È un latitante. Il particolare non è di poco conto, perché dal punto di vista dei carabinieri e dei pm che gli danno la caccia cambia molto. Cambiano le forze in campo, con gli uomini ancora schierati tra Molinella e Budrio ridotti a 40 unità (nei giorni più caldi erano arrivati a mille). E cambiano gli sforzi degli investigatori, che ora devono ricostruire la rete di contatti di Norbert Feher.
Già, perché secondo gli investigatori Igor ora potrebbe essere ospite di un complice. Forse un basista. Anche la rapina ai danni di Davide Fabbri, poi barbaramente ucciso, potrebbe non essere stata casuale e forse addirittura indicata da qualcuno. I pm hanno interrogato di nuovo Maria Sirica, la moglie di Fabbri, per chiederle se aveva mai visto il volto di Igor prima di quel tragico giorno. Davide aveva l'hobby degli orologi: li comprava e li rivendeva, quindi spesso aveva disponisibilità di denaro contante. Secondo Repubblica, i pm non escludono che la rapina sia stata commissionata o indicata a Igor da qualcuno. "Circostanza - scrive Repubblica - che fa ritenere l’esistenza di un basista, costretto a nascondere l’assassino per evitare di essere coinvolto in un’indagine che potrebbe costargli l’ergastolo. “Igor il russo”, come lo chiamano tutti da queste parti, anche se è un serbo, potrebbe aver trascorso un periodo da fuggitivo per essere poi “accolto” da qualcuno che ha interesse che non venga catturato.
Un “ignoto” a cui i carabinieri danno la caccia in maniera sistematica da alcune settimane e, in particolare, da quando sul territorio non ci sono più tracce di Feher".Intanto è da due settimane che le forze dell'ordine non trovano tracce di Igor. Anche l'assenza di Dna nelle paludi intorno a Molinella fa pensare che il killer di Budrio sia ancora qui. Ma nascosto. Da qualcuno.
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