Tabacco, Carabinieri e Philip Morris insieme per la sicurezza degli esercenti

Siglato a Roma il protocollo d'intesa tra la multinazionale del tabacco e l'Arma per aumentare la sicurezza dei rivenditori grazie alle attività di formazione supportate dalle forze dell'ordine

Tabacco, Carabinieri e Philip Morris insieme per la sicurezza degli esercenti

Creare un filo diretto fra tabaccai e forze dell’ordine per migliorare la sicurezza delle attività commerciali attraverso formazione e informazione. È l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato stamattina dal generale dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe De Riggi e dall’amministratore delegato di Philip Morris Italia, Marco Hannappel. Il progetto, che vede protagonista la multinazionale del tabacco, punta a sviluppare una serie di iniziative formative rivolte agli esercenti per contrastare e prevenire i crimini legati al commercio di sigarette e prodotti da fumo: dalle rapine all’estorsione, fino all’usura.

Seminari, conferenze, convegni e attività di informazione verranno svolte nell’arco di due anni, anche grazie al supporto dei militari dell’Arma. L’effetto immediato, secondo gli addetti ai lavori, come il generale Riggi, sarà quello di aumentare la percezione di sicurezza da parte degli operatori, da sempre nel mirino di ladri e rapinatori. "Conoscere i rischi ai quali si è esposti rende più sicuri", sintetizza il generale. L’accordo sottoscritto con Philip Morris quindi, spiega, è uno strumento per "veicolare un messaggio di sicurezza e di fiducia". "Se poi questa informazione passa attraverso il contatto diretto con i carabinieri che operano sul territorio, - ha aggiunto Riggi - la percezione di sicurezza fa un salto di qualità importante".

La questione non è di poco conto, considerando che in Italia, secondo le stime più recenti, sono circa 52mila le rivendite di tabacchi e generi di monopolio. Il fenomeno dei furti e delle rapine in tabaccheria ha subito un calo negli ultimi anni, complici lockdown e chiusure imposte dalla pandemia, ma nel 2020, ad esempio, secondo i dati contenuti nell’ultimo Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria del ministero dell’Interno, sono stati sottratti comunque 1,5 milioni di euro soltanto con le rapine. Insomma, le giacenze di denaro presenti all'interno di questo tipo di attività commerciali e gli stessi beni venduti, a partire proprio dai tabacchi, continuano a far gola ai malviventi, che individuano proprio i tabaccai come prede, anche per la facilità di accesso ai negozi.

Per questo le aziende, come Philip Morris, continuano ad investire nella sicurezza della filiera, che in Italia dà lavoro complessivamente a 38mila persone. "Oggi è una giornata fondamentale in cui riaffermiamo la centralità della collaborazione virtuosa tra pubblico e privato che si sostengono, uniti nello stesso, duplice obiettivo", è il commento di Marco Hannappel. "Da un lato – ha aggiunto - quello di affermare e difendere la cultura della legalità e del rispetto delle regole, dall’altro promuovere ogni forma di contrasto alla criminalità e ai fenomeni predatori".

Si tratta, sottolineano dalla multinazionale, di "un fondamentale momento di valorizzazione e rafforzamento nella cooperazione tra istituzioni e attori privati per lo sviluppo della cultura della legalità e della sicurezza".

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