È legittimo sparare all'interno della propria azienda se c'è pericolo di aggressioni o di furti: questo è quanto emerge da una sentenza del Tar della Liguria sul ricorso presentato da un imprenditore contro il prefetto di Savona, che gli aveva negato il rinnovo del porto d'armi per difesa personale.
L'uomo ne aveva richiesto il rinnovo dopo i ripetuti furti all'interno della propria ditta, dove ignoti ladri avevano sottratto a più riprese del gasolio. Di fronte al rifiuto della prefettura savonese, l'imprenditore si era rivolto al Tribunale amministrativo della Liguria, spiegando peraltro che per motivi di lavoro ha spesso necessità di trasportare denaro contante per il pagamento di clienti e fornitori.
Il ricorso è stato accolto e il provvedimento con cui si negava all'uomo l'autorizzazione al porto di pistola è stato revocato. Il ministero dell'interno è stato inoltre condannato al pagamento di duemila euro di spese processuali.
La sentenza dei giudici liguri rischia di rappresentare un precedente
giurisprudenziale: un imprenditore, è il principio sancito dai magistrati, può usare legittimamente un'arma per difendere i propri aziendali all'interno del luogo di lavoro e in presenza del pericolo di furti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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