Da Taranto alla Cina: cavallucci marini veduti e usati per fare un liquore

Pescati a Taranto e "confezionati" da un intermediario, che poi li rivende al mercato cinese per 600 dollari al chilo

Da Taranto alla Cina: cavallucci marini veduti e usati per fare un liquore

I cavallucci marini sono in pericolo. Che si trattasse di una specie a rischio già si sapeva, ma ora, attorno ad essi, si scopre una rete di pesca e commercio illegale, che lega l'Italia alla Cina, con un unico filo.

L'ambientalista tarantino Luciano Manna, di VeraLeaks, è venuto in possesso di alcune fotografie che dimostrano la presenza di"un vero e proprio mercato illegale che procaccia la clientela sulla nota app di messaggeria istantanea WeChat (Weixin)". Il primo anello della catena che collega l'Italia alla Cina è formato dai pescatori tarantini, che catturano sia oloturie (cetrioli di mare) che cavallucci marini (ippocampi), per rivenderli a un intermediario. Questo porta il "prodotto" in un'attività commerciale cinese, che provvede all'inscatolamento e alla spedizione. Nelle chat online, da cui Manna ha ricavato le fotografie, i fornitori contattano i propri clienti, mostrando le immagini dei cavallucci marini, confezionati in valigette ordinate, trattati come un prodotto di lusso, per il quale viene mostrata anche la provenienza geografica: "Italia, Mediterraneo".

Il guadagno per i rivenditori è altissimo: si va dagli 80 centesimi al chilo per i pescatori locali, ai 7 euro al chilo per chi pulisce il prodotto, venduto agli spedizionieri, che lo immettono sul mercato cinese per 200 o 600 dollari al chilo. In Cina, queste specie sono molto richieste dal mercato e dalla ristorazione: i cetrioli di mare sono usati come afrodisiaco o nel campo della cosmesi, mentre con i cavallucci marini viene fatto un liquore particolare. Il procedimento prevede che gli animaletti vengano posti dentro una bottiglia e vengano lasciati a macerare nell'alcool.

Nonostante da tempo la guardia di finanza e la polizia costiera cerchino di contrastare questo tipo di commercio, tanto che alcuni mesi fa sono state sequestrate tonnellate di prodotto, il mercato illegale non sembra subire colpi.

Gli organismi della specie dei cavallucci marini sono stati dichiarati specie protetta, dal 27 febbraio 2018,

dato che alcune ricerche ne avevano dimostrato "il ruolo centrale nell'ecosistema marino, per quanto riguarda in particolare l'ossigenazione ed il riciclo di sostanze organiche nell'ambiente in cui essi vivono".

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