Sostanze tossiche o cancerogene sono state rilevate in 1 campione su 5 di inchiostro e tinture usati per tatuaggi. È quanto emerso da un controllo a campione, effettuato in tutta Italia, dal Comando dei carabinieri per la Tutela della Salute che, d'intesa con il ministero della Salute, opera un monitoraggio sulla regolarità dei prodotti a base di inchiostro utilizzati per la realizzazione di tatuaggi.
Le operazioni eseguite dai militari hanno interessato 117 aziende dedite ad attività nel settore, come centri di tatuaggio, importatori, produttori e distributori nazionali di pigmenti. Per eseguire i test sono stati prelevati 100 campioni di inchiostri per tatuaggio, poi inviati ai laboratori per la ricerca di sostanze chimiche quali “ammine aromatiche” e “idrocarburi policiclici aromatici”.
Le analisi sui campioni, svolte dal laboratorio accreditato dell'Arpa Piemonte, hanno rilevato la non conformità di 22 campioni. In esse, infatti, è stata individuata la presenza delle pericolose sostanze sopra i limiti di legge.
A seguito dei risultati, il ministero della Salute ha disposto il divieto di vendita e di utilizzo dei prodotti, il loro ritiro e richiamo dalla rete commerciale nonché l'obbligo di rintracciare in ogni modo possibile i clienti che si sono sottoposti ai tatuaggi ed informarli della situazione.
Nel corso dei controlli, i carabinieri hanno anche contestato 31 infrazioni relative a mancanze di autorizzazione dei locali o degli attestati di formazione degli operatori, carenze igieniche e strutturali delle aree adibite all'applicazione del tatuaggio, alla
conservazione di prodotti privi di etichettatura o contenenti sostanze ed inchiostri non idonei e privi delle necessarie garanzie di sicurezza. I militari hanno posto sotto sequestro 248 confezioni di tinture e pigmenti.
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