L'analisi costi benefici sulla Tav agita e non poco le acque nel governo e nella maggioranza. Ma gli effetti di questa "agitazione" che mette a repentaglio la decisione di proseguire con i lavori per la Torino-Lione si sentono anche sui nostri partenr per questa opera infrastrutturale. La Francia ha infatti appreso con preoccupazione l'esito del dossier presentato dal Mit e chiede spiegazioni. Per il Comitè Transalpine Lyon-Turin la relazione costi benefici italiana è "straordinariamente di parte".
Secondo i francesi nelle carte vengono "minimizzati i benefici ambientali colossali, Ponti iscrive nella colonna dei costi il mancato introito che rappresenterebbe per lo Stato italiano una diminuzione importante delle tasse sul carburante e dei pedaggi autostradali.
Per sintetizzare - conclude il comitato francese - meno ci saranno mezzi pesanti e auto sulle Alpi, più il rapporto costi-benefici sarà negativo. Un ragionamento che pesa almeno quanto il CO2". Insomma in questo periodo di "gelo" tra Roma e Parigi si apre un nuovo fronte di scontro. E gli esiti su questa battaglia possono essere imprevedibili.
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