Tentano passaggio nella neve: 5 migranti finiscono congelati

Dalla Liguria al Piemonte i clandestini cercano un varco per arrivare in Francia. Dramma a Briancon: in sei sono stati congelati per le rigidi temperature

Tentano passaggio nella neve: 5 migranti finiscono congelati

Torino - Sei migranti che volevano espatriare abusivamente in Francia, valicando le montagne di Bardonecchia, in alta Valle Susa e che stavano per morire assiderati, sono stati salvati in extremis dagli uomini del Soccorso Alpino, in due distinti interventi. Un folle tentativo quello di raggiungere la Francia attraverso il Colle della Scala, alto 1.726 metri, in molti punti impraticabile per la forte ondata di maltempo che in queste ore sta interessando parte della Penisola. Due, infatti, gli stranieri che hanno riportato il congelamento degli arti. Altri due sono riusciti a raggiungere Briancon da soli, malgrado ci fosse oltre mezzo metro di neve sulla strada.

È dall'estate scorsa, che le montagne di Bardonecchia sono prese d'assalto da gruppi di clandestini che cercano di entrare in Francia, lontano da occhi indiscreti. Per informare sui rischi della montagna sono stati anche realizzati cartelli in arabo - oltre che in francese e inglese - ma niente da fare. A parte il rischio di morire congelati, c'è anche quello di perdersi e con temperature che in questo periodo scendono abbondantemente sotto lo zero, è un suicidio. Ma non è tutto.

Spostandoci verso l’altro confine con la Francia, quello di Ventimiglia, in provincia di Imperia: cinque stranieri che vivevano accampati sul greto del fiume Roja, la cui portata è notevolmente aumentata in seguito alle piogge delle ultime ore, sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco, in quanto si trovavano in situazioni di pericolo. Dalle 12 alle 14.30 circa, alcuni mediatori culturali, appoggiati da vigili del fuoco, polizia e polizia municipale, hanno invitato tutti i migranti ad allontanarsi dal fiume, in vista dell’apertura della diga di Breil, località situata sul versante francese della val Roja, e il conseguente innalzamento del fiume.

Molti degli stranieri, che con non poche difficoltà hanno inteso il messaggio, si sono allontanati lo stretto necessario per mettersi in condizione di sicurezza. In passato, a Ventimiglia, proprio in seguito alla piena del fiume e agli accampamenti abusivi, un migrante era morto e altri vennero salvati per un miracolo.

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