Terrorismo, il somalo arrestato aspettava gli ordini per attaccarci

Il procuratore di Campobasso sul giovane somalo arrestato ieri a Campomarino (Campobasso) per terrorismo: "Si tratta di un soggetto estremamente veemente e anche abbastanza pronto ad affrontare dei rischi"

Terrorismo, il somalo arrestato aspettava gli ordini per attaccarci

"Si tratta di un soggetto estremamente veemente e anche abbastanza pronto ad affrontare dei rischi. Tuttavia non è sicuramente un tipo non controllato, non è un pazzoide: fino ad adesso si è trattenuto in attesa di sviluppi, ha atteso degli ordini dall'alto, aspettava solo quelli. Avrebbe proceduto se avesse avuto degli ordini dall'alto". Così il procuratore di Campobasso Armando D'Alterio parla del giovane somalo arrestato ieri a Campomarino (Campobasso) per terrorismo. Le indagini sono partite dopo la segnalazione di altri profughi che erano ospiti della stessa struttura. Sono stati loro, insospettiti dalle affermazioni e dal comportamento del 22enne, a far scattare la segnalazione alle forze dell'ordine. Quindi è partita l'indagine e sono state effettuate intercettazioni. Gli investigatori stanno in queste ore verificando i contatti in Italia e all'estero del giovane e per questo l'attenzione è concentrata sui dati del suo telefono cellulare che è stato sequestrato. Per la procura i viaggi che lui doveva fare "erano probabilmente di avvicinamento a possibili zone di attentato purché gli fosse arrivato il placet definitivo dall'alto".

Il giovane arrestato per istigazione al terrorismo ieri a Campomarino (Campobasso) era arrivato in Italia proveniente dall'Austria l'8 aprile dello scorso anno dopo aver vissuto per brevi periodi in otto paesi diversi: Somalia, Arabia Saudita, Ucraina,

Norvegia, Svezia, Germania, Ungheria e Austria. Ha presentato diverse richieste di asilo (la prima nel 2010) in diversi paesi, Norvegia, Svezia, Germania, Ungheria e Austria, ma le sue richieste sono sempre state respinte.

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