"Questi tentativi di intimidazione non sortiscono alcun effetto". La sindaca di Torino, Chiara Appendino, è determinata a non lasciarsi spaventare dalle minacce che riceve. L'ultima è arrivata ieri, in Comune, in una busta da pacco indirizzata a lei, all'interno della quale era stato inserito un proiettile.
Una chiara minaccia, che sull'Appendino sembra aver sortito l'effetto contrario a quello sperato dal mittente: questi gesti "mi spronano a continuare a svolgere il mio ruolo di sindaca con la massima determinazione", ha dichiarato il primo cittadino di Torino, in un post su Facebook. La busta, indirizzata alla sindaca pentastellata, non portava l'indicazione del mittente, nè un biglietto che spiegasse il motivo della minaccia: "Non si sa chi sia il mittente, nè quali siano le motivazioni- ha scritto la Appendino- so però molto bene che questi tentativi di intimidazione non sortiscono alcun effetto".
Non è la prima volta che la sindaca riceve pacchi o lettere di intimidazione: a novembre del 2018, la Appendino aveva ricevuto una lettera che minacciava di morte lei e la sua famiglia perché, a detta dell'anonimo autore "tu e la tua setta di pazzoidi e di falliti 5 Stelle avete ucciso Torino". È di poco più di un mese fa, invece, il pacco bomba recapitato a Palazzo Civico: il plico contentente l'ordigno era stato intercettato dall'ufficio protocollo della città, che aveva fatto intervenire gli artificeri.
L'ordigno era stato disinnescato e la questura, in una nota, aveva specificato che il congegno era "idoneo ad esplodere". La sindaca Appendino vive sotto scorta da un paio di mesi, a causa delle continue minacce.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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