Ha parcheggiato sulla strada parco, l'area che corre lungo il tracciato della vecchia ferrovia a Pescara, per andare in un locale del lungomare, quando è stato aggredito senza nessun motivo. "Che cazzo ridi?", si è sentito urlare. Poi un pugno lo ha colpito in pieno viso. Talmente forte da farlo svenire e farlo ricoverare con mandibola fracassata, occhio nero, naso rotto e feria alla testa.
È l'incubo knockout game che diventa reale e che di tanto in tanto torna a far parlare di sé. Stavolta a "giocare al massacro" è stata una banda di quattro ragazzi - "tra i 25 e i 30 anni con accento romeno o albanese" -, appostata tra le auto parcheggiate e l'area pedonale in attesa che un malcapitato arrivasse a tiro. "Erano circa le due", ha raccontato al Centro un amico del 38enne e che era con lui durante l'aggressione, "Il tempo di scendere dalla macchina e ci incamminiamo verso la strada parco. Mentre percorriamo pochi metri di rettilineo vediamo un gruppetto di persone in piedi, ferme al bordo della strada, ma non gli abbiamo dato peso. Stavamo parlando tra di noi e all’improvviso, lateralmente, quel gruppetto si è avvicinato. Hanno detto solo che cazzo ridi e poi uno ha colpito il mio amico, che è piombato a terra. Io ho fatto in tempo a fare un passo indietro, hanno cercato di colpire anche me, ma sono riuscito a scappare. Avevo il telefonino in mano e ho composto il 113. Mi hanno passato il 112, ho spiegato tutto ai carabinieri mentre continuavo ad allontanarmi, avrò corso una cinquantina di metri verso nord, poi mi sono girato e quelli non c’erano più. C’era il mio amico, a terra.
Era cosciente, sì, ma aveva tutto il volto sanguinante e si lamentava per il dolore, una cosa allucinante. Poi è arrivata l’ambulanza e adesso è in ospedale Lì ci hanno detto che di episodi del genere ne stanno capitando uno a notte, non lo so che sta succedendo, sarà una nuova moda, non lo so".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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