Toscana, le amministrazioni di centrodestra difendono il presepe

Il presepe al centro delle polemiche natalizie. Per le amministrazioni di Pisa e Arezzo, non è possibile rinunciare alla tradizione cristiana in questione

Toscana, le amministrazioni di centrodestra difendono il presepe

Il periodo che precede il Natale è sempre interessato da polemiche vertenti sulla bontà di fare o no il presepe all'interno dei plessi scolastici. Due amministrazioni toscane sembrano avere le idee molto chiare. Ad Arezzo e Pisa, infatti, le amministrazioni comunali hanno in qualche modo invitato gli istituti pubblici a rispettare la tradizione.

L'assessore deputato alla scuole dell'aretino, come si legge pure su IlMessaggero, ha deciso di inoltrare una missiva. A riceverla sono state sì le scuole statali, ma anche quelle private e paritarie. Per Lucia Tanti, infatti, non è possibile rinuciare al presepe. Nel 2017, il sindaco della medesima città aveva regalato delle statuine all'asilo che si era opposto alla sua realizzazione. Oggi, l'ammistrazione di Arezzo pare interessata da un botta e risposta con il provveditore agli studi di quella provincia: Roberto Cutolo ha posto l'accento sull'autonomia degli istituti, che dovrebbero poter scegliere se assecondare o no la circolare comunale.

Pisa, dove ha da poco vinto la coalizione di centrodestra, si è voluta distinguere: è stata addirittura approvato un ordine del giorno, dal valore più che simbolico, che mira a far sì che la mangiatoia sia presente in tutti i luoghi pubblici.

C'è curiosità, intanto, per la tipologia che verrà allestita in piazza San Pietro. Lo scorso Natale, come i lettori ricorderanno, venne sollevata una polemica per la presunta adesione alle istanze Lgbt di alcune delle figure rappresentate.

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