Radiato dall'ordine degli psicologi della Toscana per le sue teorie che negano la validità delle normali cure, anche contro il cancro.
Sergio Paccosi, seguace del medico tedesco Hamer - radiato a sua volta 20 anni fa dal suo ordine professionale - non potrà, al momento, più esercitare.
"Era un atto dovuto. Non si può scherzare con la salute dei cittadini. Mai. E questo vale, ancora di più con i malati oncologici", spiega all'Adnkronos Salute Lauro Mengheri, presidente dell'ordine degli psicologi toscani che, per la prima volta, ha scelto la drastica sanzione per un collega che applica teorie considerate infondate e pericolose.
Sul suo sito, Sergio Paccosi scrive, per esempio, che "la medicalizzazione della nostra salute è diventata un vero cancro sociale". Oppure che "le malattie iatrogene -cioè causate dai trattamenti medici- sono diventate più pericolose delle epidemie del passato".
Lauro Mengheri, presidente dell'ordine degli psicologi toscano, sottolinea: "Non si tratta di proporre cure alternative ma di promettere guarigione in base a indicazioni che non hanno nessuna validazione scientifica e che mettono in pericolo la vita dei pazienti quando questi abbandonano cure approvate. Come Ordine il nostro compito è tutelare i pazienti in base all'articolo 32 della Costituzione. E dobbiamo tutelare anche la dignità della professione", spiega Mengheri, che guida un Ordine a cui sono iscritti 6300 psicologi, di cui la metà anche psicoterapeuti, e con l'85% di professioniste donne.
"Radiare un collega - continua - non è semplice. Comporta una forte riflessione. Ma non si poteva fare altrimenti. Se avessimo chiuso gli occhi saremmo venuti meno alla nostro mandato".
Sergio Paccosi ha già ricevuto la notifica della radiazione. Ma potrebbe fare ricorso e chiedere una sospensiva e, nel caso l'ottenesse, potrebbe continuare ad esercitare.
"Noi crediamo fortemente in questo provvedimento che da' un forte messaggio, sia dal punto di vista formale sia simbolico", dice il presidente Mengheri, sottolineando che compito dello psicologo, nei malati terminali, è di sostegno, per migliorare la qualità della vita.
"In questo senso il nostro ruolo è importante e va valorizzato. In Toscana, non a caso, stiamo proponendo un modello di presa in carico dei malati cronici con procedure e interventi validati, che possono fare la differenza", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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