Liguria, Toti ora rivela: "Virus qui a dicembre Prima di Codogno..."

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, commenta i risultati dello studio di Alisa sul coronavirus: "Abbiamo retto bene l'epidemia"

Liguria, Toti ora rivela: "Virus qui a dicembre Prima di Codogno..."

"Il Covid in Liguria è arrivato prima del focolaio di Codogno". A parlare è il governatore Giovanni Toti che ha così commentato lo studio di Alisa secondo cui le prime tracce del virus in Liguria risalirebbero a dicembre. "È segno che la nostra regione è stata investita molto presto dall'epidemia, - continua - ma ha retto sostanzialmente bene, nonostante le difficoltà".

Il 3 giugno, data fissata dal governo per la riapertura dei confini ragionali, è di là da venire. Tante sono ancora, però, le criticità da risolvere per garantire una mobilità in sicurezza. Tra tutte, il cruccio maggiore di Giovanni Toti è quello della cosiddetta ''Gronda", il progetto di un'opera infrastrutturale relativa alla costruzione di un'autostrada a nord del capoluogo ligure che non è mai decollato. "La parola Gronda è scomparsa dall'agenda del Governo giallo-rosso che dietro al virus nasconde o rinvia i problemi della Liguria, che però prepotentemente stanno tornando a galla, come quello della carenza infrastrutturale e della sicurezza delle nostre autostrade - scrive il governatore in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook - "Il casello di Genova Est in entrata e in uscita è chiuso al traffico sulla A12 da questa mattina e riaprirà lunedì, grazie alla nostra pressione su Autostrade. Sono chiuse contemporaneamente 18 gallerie e si viaggia su una corsia sola nella maggior parte della rete autostradale per lavori".

Alla vigilia di una nuova tranche della fase 2, Giovanni Toti chiede con forza che venga approntato un piano governativo per la messa in sicurezza delle rete autostradale. Non è tempo di perdersi in chiacchiere e tragedie come quella relativa al crollo del ponte Morandi non sono più concesse. "La sicurezza deve venire prima di tutto ma siamo molto preoccupati per questa situazione, soprattutto alla vigilia della riapertura dei confini. - continua - Chiederemo un piano chiaro dei lavori e delle chiusure. Come è possibile essere arrivati a questa situazione dopo aver avuto 3 mesi a disposizione per la messa in sicurezza della rete autostradale? Che fine ha fatto la famosa agenzia Ansfisa che doveva programmare meglio gli interventi e i controlli? Senza dimenticare che a 40 giorni dal crollo del ponte di Albiano Magra è ancora tutto fermo. Macerie ancora lì".

Sceglie la linea dura e non le manda di certo a dire il governatore della Liguria che chiede interventi imminenti da parte degli enti competenti: "Il virus non può essere una scusa per nascondere i problemi o per non affrontarli. - conclude -La Liguria, a maggior ragione in un momento di difficoltà, merita risposte e soluzioni al più presto.

Abbiamo chiesto a chi ha competenza un incontro urgente già all'inizio della prossima settimana si svolgeranno una riunione in Regione con l'amministratore di Autostrade e una in Prefettura alla quale parteciperà anche un rappresentante del Ministero delle Infrastrutture. E ne parleremo anche con il Ministro De Micheli, che il 30 sarà a Genova per l'inaugurazione dei lavori dello scolmatore del Bisagno".

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