Clandestino in Italia, ma regolarmente iscritto a un corso di italiano per immigrati. Abdel Majid Touil, il giovane marocchino arrestato due giorni fa per l’attentato al Museo del Bardo di Tunisi, sarebbe stato in Italia quantomeno nei giorni precedenti e in quelli immediatamente successivi la strage. È quanto sta accertando la Procura di Milano che ha delegato ai carabinieri gli accertamenti del caso, cioè l’acquisizione dei registri della scuola frequentata da Touil, le testimonianze dei docenti, le immagini che riprenderebbero il giovane a Milano. Elementi al vaglio degli inquirenti sui quali, allo stato, non c’è una valutazione finale ufficiale.
Oltre a immagini e registri, dai quali risulterebbe che Touil era presente alle lezioni il 16 e il 17 marzo e anche il 19 marzo, ci sarebbero anche la testimonianza di alcuni insegnanti della scuola di italiano frequentata dal marocchino. Sono, comunque, in corso ulteriori verifiche per accertare se Touil abbia avuto un ruolo nella pianificazione e nella preparazione dell’attentato. Di fatto il ragazzo, arrivato come clandestino in Italia frequentava un corso d'italiano per cui è necessario avere un permesso di soggiorno o un attestato equivalente, così recita il bando.
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