Il traforo del Gran Sasso è salvo: revocata la chiusura

Domani mattina ultimo incontro tecnico al Mit: per un anno si viaggerà sulla sola corsia di sorpasso

Il traforo del Gran Sasso è salvo: revocata la chiusura

Il traforo del Gran Sasso non si tocca: è questa la decisione emersa in seguito all'incontro avvenuto in mattinata presso la procura di Teramo. Nonostante le negative indiscrezioni degli ultimi giorni - secondo cui non sarebbe stato così scontato il salvataggio - si è comunque arrivati alla decisione che i cittadini auspicavano.

"Strada dei Parchi revoca la decisione di chiudere il traforo del Gran Sasso" sulla A24 sulla base "di quanto emerso negli incontri dei giorni scorsi al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, e questa mattina in Procura a Teramo", ha dichiarato Mauro Fabris. Il vicepresidente della concessionaria che gestisce le autostrade A24 e A25 ha poi annunciato che nella mattinata di domani si terrà l'ultimo incontro tecnico con il Mit: argomento della discussione sarà la ricerca delle strategie da intraprendere per mettere in sicurezza il sistema idrico.

Già da sabato la strada dovrebbe essere regolarmente aperta al traffico automobilistico: si viaggierà solo sulla corsia di sorpasso. La viabilità tornerà ad assumere le classiche connotazioni una volta terminati tutti i lavori per la messa in sicurezza del posto (la stima è di circa un anno).

Esulta Toninelli

Non è mancata l'esultanza da parte di Danilo Toninelli, che sul proprio profilo Facebook ha così commentato il traguarto raggiunto: "Dopo molteplici incontri a tutti i livelli, ecco il primo, eccellente risultato: il Gran Sasso non chiuderà. Il duro lavoro, seguendo in prima persona assieme a staff e dirigenti del Mit i tanti dossier delicati, premia sempre. E la mediazione istituzionale del mio ministero, come per esempio sul Porto di Gioia Tauro, è risultata anche stavolta decisiva. Siamo di fronte a un altro bel successo in poche ore dopo l’accordo storico sulla autostrada A22". Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha poi concluso: "Ora, però, non bisogna fermarsi.

Domani subito un nuovo tavolo per definire le azioni da porre in essere con rapidità per mettere in sicurezza il sistema idrico una volta per tutte, risolvendo l’ennesimo problema che ci deriva dalla colpevole inerzia, quando va bene, delle passate gestioni. Teniamo assieme le esigenze della mobilità, dell’ambiente e della salute. E salviamo dall’isolamento una terra splendida come l’Abruzzo. Avanti così!".

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