Salgono a undici le vittime dell'incendio della Norman Atlantic. Un altro corpo in mare è stato avvistato dalla nave San Giorgio che si sta muovendo per il recupero prima di dirigersi verso Brindisi. Tra le vittime accertate ci sono tre italiani. Due dei tre morti sono camionisti campani. Intanto si è verificata una tragedia nella tragedia. Due membri dell’equipaggio del rimorchiatore privato albanese Illiria, impegnato nelle operazioni per trarre in salvo il traghetto Norman Atlantic, sono morti ieri dopo l’evacuazione di tutti i passeggeri che si trovavano a bordo. P.J. 59 anni ed E.I. 57 anni sono stati colpiti da un cavo che si è spezzato durante le manovre per l’aggancio del traghetto che si trova al largo di Valona, a poche miglia dalla costa albanese.
Il bilancio è drammatico: agli undici morti sul traghetto si aggiungono i due marinai. A preoccupare inoltre è il numero dei dispersi. Facendo il bilancio tra il numero delle persone presenti sulla Norman Atlantic, 499 in tutto, i naufraghi soccorsi (310) e le 10 vittime accertate, restano 179 persone di cui non si hanno notizie certe ma che potrebbero essere su due mercantili greci che hanno partecipato ai soccorsi e che ora sono diretti verso la costa ellenica, ha spiegato il procuratore di Bari, Giuseppe Volpe, precisando che bisognerà attendere lo sbarco dei mercantili greci per avere certezza su superstiti.
Altri due camionisti italiani risultano irrintracciabili. Tra questi c'è Giuseppe Mancuso, autotrasportatore di 57 anni di Messina imbarcato sul traghetto, che non risponde ai familiari da oltre trentasei ore. Da 48 ore i parenti dell’uomo non hanno notizie del loro congiunto che non risulta né tra i superstiti né tra le vittime accertate. "Purtroppo, fino a questo momento non ci sono notizie di Mancuso", conferma all’Adnkronos Bernadette Grasso, sindaco di Rocca di Caprileone e deputata regionale all’Ars che sta seguendo da vicino le sorti dell’uomo. Mancuso ha chiamato il figlio, un consigliere comunale del piccolo centro messinese, alle cinque del mattino di due giorni fa per dire che si trovava su una scialuppa, da solo. Ma da quel momento non si sono più avute notizie. Il telefono, da domenica mattina, è irraggiungibile. Non si ha più notizia da 24 ore nemmeno di un autotrasportatori napoletano.
Sul versante delle indagini e delle responsabilità, il comandante del traghetto Norman Atlantic, Argilio Giacomazzi, e l’armatore della nave, Carlo Visentini, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Bari con le ipotesi di reato di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. A quanto si è appreso, si tratta di un atto dovuto per l’esecuzione delle indagini. Sono tre le procure pugliesi che indagano sul naufragio del traghetto Norman Atlantic in avaria con un incendio a bordo al largo delle coste albanesi.
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