Tutto è partito nell'estate del 2014 grazie alla segnalazione di una donna bresciana, madre di un 15enne caduto nella rete di approfittatori senza scrupoli. Fu lo stesso ragazzo a fornire i primi particolari che hanno consentito alla Procura di Brescia di arrestare undici persone, tra le quali don Diego Rota, parroco 45enne di Solza, in provincia di Bergamo, e ovviamente Claudio Tonoli, il 56enne sieropositivo di Collebeato.
Stando a quanto riferito nell’inchiesta, il ragazzo bresciano, in vacanza dal padre a Seriate, avrebbe iniziato a frequentare le chat di appuntamenti erotici con alcuni amici, solo per "tirare in giro i gay", salvo poi rendersi conto che dagli appuntamenti si sarebbe potuto guadagnare qualcosa, fare soldi facili. Così, quasi per scherzo, sarebbe stato fissato il primo appuntamento, nel quale i ragazzi avrebbero chiesto anticipatamente i soldi per le prestazioni.
Il tariffario: secondo la Procura i giovani si sarebbero prostituiti per cifre irrisorie, dai 5 euro per una “palpatina” ai 100 per un appuntamento in abitazione, passando per i 20-30 di una masturbazione in macchina.
I “gusti” dei clienti erano i più vari, sia riguardo alla location (il viale del cimitero di Bergamo, scelto dal parroco di Solza, o il parcheggio di un centro commerciale di Seriate, o ancora la villa di Treviglio del presentatore televisivo) che, ovviamente, alle prestazioni.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.