Trasferito in tre ospedali: chef muore dopo giorni di agonia

Lo scorso giugno, lo chef ha iniziato ad accusare forti dolori allo stomaco e una progressiva mancanza di forze. Sulla vicenda indaga la Procura

Trasferito in tre ospedali: chef muore dopo giorni di agonia

Un'odissea fra tre ospedali. Poi la morte. Giuseppe Poetini, chef su una nave da crociera, era ritornato a casa da poche settimane, dopo essere stato fuori per lavoro sei mesi.

Lo scorso giugno, lo chef ha iniziato ad accusare forti dolori allo stomaco e una progressiva mancanza di forze. Come riporta Il Messaggero, l'avvocato della famiglia Poetini, Antonella Sindona, ha ricostruito la vicenda. "I familiari lo portano all’ospedale Maresca di Torre del Greco, dove i medici sottopongono il paziente a gastroscopia, diagnosticando un’ulcera duodenale. La situazione è giudicata grave, perché Poetini ha anche perdite di sangue: così si stabilisce di trasferirlo in una struttura che disponga di un reparto rianimazione, che nel Maresca non c’è".

Poetini è stato portato all'Ascalesi. Qui lo chef è arrivato in condizioni critiche, ma le sue condizioni di salute migliorano. Ma poco dopo "lo stato di Poetini è di nuovo critico - ha dichiarato l'avvocato -. I valori dell’emoglobina tornano a un livello basso. I medici decidono di fare una nuova gastroscopia, ma c’è un problema: il sabato e la domenica il reparto di gastroenterologia dell’Ascalesi non è in funzione".

Lo chef è stato così trasferito all'ospedale Cardarelli, dove è arrivato lucido, in grado di rispondere alle domande. I familiari al loro arrivo hanno trovato Poetini in barella al pronto soccorso, in attesa di sottoporsi all’esame. Ma durante la gastroscopia la situazione è precipitata fino alla morte del paziente.

Sulla vicenda sta indagando la Procura di Napoli, che sul caso ha aperto un fascicolo dopo la denuncia dei familiari.

Le cartelle cliniche sono state sequestrate ed è stata disposta l’autopsia per fare chiarezza sulle cause del decesso. L’ipotesi di reato è omicidio colposo, per ora si procede contro ignoti.

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