Trasfusione forzata a un testimone di Geova. Medico condannato a un mese di carcere

Secondo i periti, la donna non sarebbe stata in pericolo di vita e pertanto il sangue non era necessario

Trasfusione forzata a un testimone di Geova. Medico condannato a un mese di carcere

Un medico di Palermo, Giovanni Spinnato, è stato condannato a un mese di reclusione con la condizionale per aver deciso di fare una trasfusione a una paziente testimone di Geova, contraria, per motivi religiosi, a tale pratica. Altri tre medici che hanno partecipato all'intervento sono stati invece assolti. Spinnato dovrà inoltre pagare alla paziente 10mila euro.

La decisione del medico

Come ricorda Tgcom, i fatti risalgono al 2010. La donna, che all'epoca aveva 25 anni, era stata ricoverata all'ospedale Cimino di Termini Imerese, in provincia di Palermo, per una minaccia di aborto. I primi esami tranquillizzano la donna, ma le complicazioni arrivano presto. I medici si accorgono così che il feto è privo di vita e che, quindi, è necessaria l'esportazione.

La paziente, però, nega l'autorizzazione a qualsiasi trasfusione, contraria al suo credo. Credendo che anche la sua paziente fosse in pericolo, però, Spinnato ordina la trasfusione per salvarla.

Come scrive Tgcom, "al dibattimento il pm Luisa Vittoria Campanile ha chiesto la condanna di Spinnato a un mese di reclusione: la pena che poi il giudice ha stabilito con la sentenza. Il processo è stato seguito dalla comunità dei testimoni di Geova secondo la quale la decisione del giudice "e' in armonia con il diritto nazionale e internazionale".

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