Cinquanta milioni di euro e un annuncio in pompa magna: la Sardegna avrebbe finalmente avuto una flotta ferroviaria degna di questo nome.
La Regione guidata da Francesco Pigliaru, qualche mese fa, aveva annunciato urbi et orbi l'acquisto, per 50 milioni di euro, di otto treni "pendolini" comprati dalla società costruttrice spagnola Caf. Treni che avrebbero dovuto abbattere i tempi di collegamento tra le varie regioni dell'isola, in grado di viaggiare fino a 160 km orari (attualmente la velocità massima è di 120km/h).
Tutto bellissimo; se non fosse che, come racconta Libero, si è scoperto che la rete ferroviaria sarda non è adatta per far circolare i nuovi treni.
E che l'ammodernamento dei convogli richiederà spesa ulteriore di almeno altri 49 milioni di euro, necessari a far rimuovere alcune strozzature e alla posa del doppio binario laddove ce ne è uno solo (praticamente dappertutto, tranne che nei sessanta chilometri da Cagliari a San Gavino). Il tutto con una tempistica che ancora non si può stimare.Nel frattempo i contribuenti pagano e aspettano. A piedi.
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