Da luglio addio (o quasi) agli Intercity. Trenitalia ha infatti comunicato al Ministero dei Trasporti "la sua intenzione di sospendere "Trenitalia ha comunicato al Ministero dei trasporti la sua intenzione di sospendere l’effettuazione in regime di mercato" - sarebbe a dire senza sovvenzioni pubbliche - per altri dieci treni Intercity.
I dieci treni interessati dal taglio sono quelli che - a detta dell'azienda - presentano "un rapporto costi/ricavi fortemente negativo, con perdite rilevanti", con una conseguente "insostenibilità di questa situazione", e che riguardano i passeggeri di nove regioni (Toscana, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Liguria, Umbria e Campania). L'alternativa alla soppressione dei treni è che anche questi dieci ricadano tra quelli "a servizio universale" (con contributi pubblici).
"Il Mit ha avviato uno studio finalizzato ad individuare le alternative possibili, nel quadro di una revisione complessiva dell’offerta di servizio universale di lunga percorrenza", ha detto il sottosegretario ai trasporti e infrastrutture Umberto Del Basso De Caro rispondendo ad un’interpellanza urgente alla Camera, "A tal fine, i competenti uffici del Mit hanno chiesto a Trenitalia maggiori dettagli, al fine di valutare i maggiori costi sottesi al contratto qualora questi collegamenti venissero riconosciuti come servizi di utilità sociale al pari di quelli che, nelle stesse direttrici, sono già sovvenzionati".
"Gli Intercity usciranno definitivamente dalla rete ferroviaria al termine del mese di giugno per essere in parte sostituiti da servizi di trasporto locali. È una vergogna", denuncia però il Codacons, "È una palla colossale che gli Intercity servano solo flussi pendolari per tratte limitate, paragonabili al trasporto ferroviario locale gestito dalle Regioni. È solo una scusa per eliminarli e per completare la strategia di Moretti di costringere gli italiani a prendere i treni super veloci, pur se non hanno alcuna necessità di dover raggiungere una destinazione a tempo di record, pagando prezzi sempre maggiori, esorbitanti. Evidentemente il sottosegretario è Caro di nome e di fatto!".
Secondo l'associazione dei consumatori, "in questi anni i viaggiatori sono stati progressivamente costretti a passare dagli Espressi agli Intercity, dagli Intercity agli Eurostar, dagli Eurostar ai Freccia Rossa, pagando sempre più soldi per gli stessi identici viaggi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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