Treno deragliato: due anni fa l’incidente di Pioltello

L’incidente avvenuto stamane riporta alla mente il deragliamento di un regionale che collega Cremona a Milano Porta Garibaldi avvenuto a Pioltello il 25 gennaio del 2018

Treno deragliato: due anni fa l’incidente di Pioltello

Il deragliamento del treno Av 9595 avvenuto stamani all'altezza di Casalpusterengo, in provincia di Lodi, che è costato la vita a due persone potrebbe essere stato causato da un problema ad uno scambio.

Secondo quanto appreso dall’Ansa, quella che al momento è solo una ipotesi emergerebbe dal riserbo investigativo sui primi accertamenti tecnici condotti da Polfer e Vigili del fuoco sul luogo dell’incidente. Il convoglio viaggiava su un rettilineo a forte velocità, circa 290 km/h, quando nei pressi di uno scambio, meno di un chilometro prima di dove si sono fermate le carrozze, è improvvisamente sviato. Ciò sarebbe avvenuto in corrispondenza di uno scambio dove proprio la scorsa notte, o nella tarda serata di ieri, sarebbe stato sostituito un ‘deviatoio’.

Il grave incidente ha inevitabilmente riportato alla mente quanto accaduto il 25 gennaio 2018 a Pioltello. Il convoglio di Trenord numero 10452 che collega Cremona a Milano Porta Garibaldi con 350 pendolari a bordo era uscito dai binari a pochi km di distanza dalla stazione di Pioltello. Il mezzo aveva sbattuto contro un palo della luce e poi era deragliato.

Nell’incidente erano morte tre passeggere mentre decine di persone erano rimaste ferite. Lo scorso 29 ottobre erano state chiuse le indagini, anche se sono in corso altri accertamenti, per disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, in vista della richiesta di processo, a carico di 12 persone, tra cui 2 manager e 7 tra dipendenti e tecnici Rfi (Rete ferroviaria italiana), la stessa società, e 2 ex vertici dell'Agenzia nazionale per la Sicurezza.

Subito dopo la notizia dell’incidente, i tanti pendolari cremaschi che ogni giorno prendono il treno per recarsi al lavoro o a scuola hanno espresso il cordoglio e le loro preoccupazioni postando un messaggio su Facebook nella pagina “Comitato pendolari cremaschi”: "Diciamolo pure... l'incidente di oggi è un altro colpo al cuore. Abbiamo nitide le immagini del 25/1/2018 dove han perso la vita delle nostre compagne di viaggio e dove in tanti sono rimasti feriti. Oggi siamo tornati a quel terribile giorno. Fa male, male pensare che la tanto decantata sicurezza del sistema sembra avere tante, troppe falle. Fa male, male immedesimarsi/ricordarsi in un inferno di lamiere. Fa male e rabbia vedere un sistema politico fermo su posizioni ideologiche senza fare nulla di concreto: livelli inaccettabili di sicurezza, di comfort dei materiali rotabili e di puntualità. Forse è il momento per tutti di scendere dal piedistallo e pensare a delle soluzioni che implichino investimenti importanti! Ricordiamoci bene che sia a Pioltello che a Lodi i binari dell'incidente era quelli dell'alta velocità, non quelli di una sperduta tratta in campagna (dove sarebbe comunque inaccettabile)! Non vogliamo morire in treno nel 2020 andando al lavoro o a scuola”.

Ma Pioltello è toccata direttamente da questo nuovo incidente ferroviario.

Come riporta La Martesana, una delle vittime, l’addetto di Ferrovie dello Stato Mario Di Cuonzo, risulta proprio residente nel comune in provincia di Milano dove viveva con la moglie, insegnante presso le scuole comunali, e il figlio 30enne. Un tragico destino per una comunità già provata da un dolore che in questi anni non si è mai sopito.

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