Trento, aggredita la deputata leghista Martina Loss

Schiaffeggiata e strattonata. È accaduto domenica sera a Trento alla deputata della Lega, Martina Loss. Stava affiggendo i manifesti sul referendum della giustizia insieme ad altri due militanti del partito di Salvini

Trento, aggredita la deputata leghista Martina Loss

Strattonata e schiaffeggiata mentre affiggeva i manifesti per il referendum sulla giustizia. È accaduto l'altra sera a Trento alla deputata della Lega Martina Loss, secondo quanto comunicato dalla segreteria del partito di Matteo Salvini. Il Carroccio racconta in una nota che Loss, insieme ad altri due militanti della Lega, stava attaccando i manifesti inerenti il referendum sulla giustizia sui pannelli comunali di Trento quando, intorno alle 22 di domenica scorsa, sono arrivate sul posto delle persone che hanno iniziato a staccare i manifesti appena appesi. Alla richiesta da parte della parlamentare di non strappare i cartelli è così scattata l’aggressione. Gli altri due militanti, cercando di difendere la parlamentare, avrebbero rimediato un pugno in faccia. I tre si sono poi rifugiati in auto per evitare il peggio, ma gli aggressori hanno cominciato a prendere a calci l’auto, imbrattandola con lo spray, oltre a rompere lo specchietto laterale e il paraurti.

Il commissario della Lega del Trentino, Diego Binelli, ha dichiarato che quando avvenuto a Trento "è inaccettabile": l’aggressione subita dalla deputata Martina Loss, sottolinea, strattonata e schiaffeggiata sul cavalcavia ferroviario di San Lorenzo a Trento, "è un episodio che non può e non deve lasciarci indifferenti. È l’ennesimo risultato di miopi e fallimentari politiche sulla sicurezza del comune di Trento”. Non sarebbe la prima volta che episodi simili di violenza accadono in città, secondo i leghisti. "Oltre allo spavento e le ore perse prima al pronto soccorso e poi la denuncia alle forze dell'ordine, questo episodio è la dimostrazione che ancora una volta a Trento viene portata vanti una politica inesistente sulla sicurezza" continua Binelli. Più volte, rimarca il segretario del carrocco provinciale, la Lega ha denunciato una situazione di "degrado e di spaccio anche nel cuore della città", ma dall’ufficio del sindaco "abbiamo sempre ricevuto delle rassicurazioni che tutto fosse sotto controllo". La situazione, invece, è "ben diversa". La polemica è indirizzata al sindaco Franco Iasenelli e alla giunta di centro-sinistra che amministra la città.

Secondo Binelli, è triste pensare come nella città di Trento che si "è sempre definita pacifista e democratica" non sia possibile "neanche affiggere i manifesti sul referendum della giustizia che non hanno simboli di partito". "Siamo comunque fiduciosi nel lavoro delle forze dell’ordine – conclude Binelli -certi che troveranno i colpevoli di questa vile aggressione, ma ci auguriamo anche di trovare piena solidarietà da tutte le forze politiche”.

L'assessore provinciale alla cultura della Lega, Mirko Bisesti, ha espresso in un post su Facebook tutto il suo rammarico e la rabbia per l'aggressione di domenica sera. "Quattro delinquenti hanno aggredito e picchiato l'onorevole Martina Loss e due militanti della Lega mentre attaccavano i manifesti del referendum sulla giustizia, nel cuore di Trento, al cavalcavia di San Lorenzo alle 10 di sera.

Picchiare una donna, un ragazzo e un signore, un gesto degno di un branco di delinquenti disadattati" accusa l'assessore leghista. "Mi auguro che le forze dell'ordine riescano ad identificare al più presto questi farabutti" continua.

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