“A Cesare Battisti che preparò a Trento l'unione alla Patria ed i nuovi destini”. Il mausoleo dedicato all’irredentista Battisti, progettato dall’architetto Ettore Fagiuoli nel 1935 e situato sul Doss Trento, domina il capoluogo trentino dall’alto. Un luogo particolarmente evocativo e importante che, come riporta L’Adige, verrà sorvegliato dai rifugiati nell’ambito di un progetto di inserimento sociale. La notizia è stata confermata di recente dal coordinatore del centro Astalli di Trento Stefano Canestrini e dall'assessore alle politiche sociali del Comune Maria Chiara Franzoia.
Il progetto, avvallato dall’amministrazione di centro-sinistra in accordo con il Centro Astalli - Servizio dei gesuiti per i rifugiati in Italia - è in fase di attuazione. Ai rifugiati verrà affidato l’appartamento del custode del Doss Trento (composto da due stanze, una cucina un soggiorno ed un bagno): decisione presa dal Comune dopo che due bandi sono andati deserti. “Attualmente - racconta a L’Adige Stefano Canestrini - stiamo effettuando delle verifiche tecniche, mentre nei prossimi giorni, con l'aiuto dei volontari, cercheremo di arredare i locali che compongono l'alloggio, dato che sono completamente vuoti. Entro la fine dell'anno, invece, pensiamo di partire con l'iter di inserimento sociale, all'interno del quale si prevede la custodia e la manutenzione ordinaria della struttura sul Doss Trento e del vicino parco”.
I rifugiati verranno scelti a rotazione e non saranno sempre gli stessi. L’alloggio, infatti, non ospiterà famiglie in maniera permanente e gli spazi verranno affidati a tre o quattro persone alla volta, che saranno impegnate nel servizio di sorveglianza e di manutenzione del Mausoleo dedicato a Battisti e del grande prato che si trova attorno. I rifugiati dovranno garantire inoltre la pulizia dei locali a loro affidati. “È la soluzione voluta fortemente dal Centro Astalli e pensiamo che sia la migliore per lavorare sull’integrazione e per presidiare un’area che va controllata - spiega al Trentino l’assessore Franzoia -. Ci eravamo presi l’impegno di trovare al più presto un custode, perché il Doss Trento può essere una situazione a rischio, visto che anche negli ultimi tempi erano state segnalate presenze sospette. Informazioni che ci erano arrivate dalla Circoscrizione Centro storico Piedicastello”.
Dopo le gare andate deserte, prosegue l’assessore “abbiamo preso contatti anche con varie associazioni, ma nessuna era interessata ad avere uno spazio in un luogo che è periferico, che non si presta a certe attività. Infine, si è fatto avanti il presidente Massimo Komatz, che ci ha comunicato di essere interessato ad utilizzare l’alloggio per ospitare due o tre rifugiati, per inserirli in un progetto lavorativo e per dare loro un’opportunità di essere autonomi”. Non tutti però gradiscono la decisione della giunta di centro-sinistra. Filippo Castaldini, portavoce di CasaPound a Trento, ha manifestato il proprio dissenso via social e chiesto al comune di ripetere la gara per l'affido dei locali: “A Trento i rifugiati saranno i custodi del Mausoleo dedicato a Cesare Battisti. Le aste sono andate deserte ma quanta informazione è stata fatta a riguardo? Associazioni e privati sono stati avvisati? Rifare la gara, rispetto per i nostri eroi”.
Il segretario provinciale della Lega provinciale, Mirko Bisesti - tra i più votati alle recenti elezioni provinciali - non ha esitato a stroncare l'iniziativa sulla propria pagina Facebook: "È difficile che sia una buona domenica con queste notizie da parte dell'amministrazione di centro sinistra del comune di Trento" ha commentato in maniera eloquente Bisesti.
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