Poche ore dopo aver incontrato e conosciuto un pakistano di 32 anni, decide di seguirlo nel suo appartamento di Trento ma viene rinchiusa a chiave dallo straniero, che le mette le mani addosso e cerca di approfittare di lei.
Vittima dell'ennesima aggressione una ragazza italiana di 27 anni la quale, per fortuna, è riuscita a raggiungere una vetrata ed a gridare la sua richiesta di aiuto, poi raccolta da alcuni passanti che hanno fatto scattare immediatamente l'allarme contattando le forze dell'ordine.
Una vicenda, questa, che ha avuto inizio nelle vie del centro di Trento, dove la vittima ha incontrato per la prima volta e conosciuto l'extracomunitario. Dopo alcune chiacchere scambiate con il 32enne, pensando che non ci fosse nulla da temere, la giovane decide di accettare il suo invito a casa per bere qualcosa e trascorrere del tempo insieme.
Senza saperlo, tuttavia, la sua esperienza stava per trasformarsi in un incubo. Poco dopo aver raggiunto, infatti, l'appartamento del pakistano in via Santa Margherita, è scattata la trappola.
L'italiana è stata di fatto sequestrata dall'"amico"appena conosciuto, che l'ha chiusa in casa sottraendole il telefono cellulare così da impedirle di chiedere aiuto. Le sue intenzioni di abusare della ragazza erano più che evidenti, dato che lo straniero ha iniziato fin da subito un esplicito approccio mettendole le mani addosso e palpeggiandola.
Riuscita a divincolarsi dalla presa del 32enne e ad evitare lo stupro, la ragazza è corsa verso una finestra e ha iniziato a battere con forza sulla saracinesca chiusa ed a gridare, nel tentativo di attirare l'attenzione di alcuni passanti. E per sua fortuna così è stato.
Dopo aver udito la sua richiesta di aiuto, in tanti hanno contattato il 112 e denunciato quanto stava accadendo. Sul posto si sono precipitate due volanti dei carabinieri della stazione di via Barbacovi. Dopo aver ottenuto alcune informazioni dai testimoni circa il luogo da cui provenivano le urla, i militari sono intervenuti, facendo irruzione all'interno dell'appartamento del pakistano attraverso la saracinesca dalla quale la vittima aveva lanciato poco prima l'allarme.
Terrorizzata e fortemente sotto choc, la 27enne ha raccontato di essere stata segregata in casa da un extracomunitario conosciuto solo poche ore prima, che aveva cercato di offrirle della droga, da lei rifiutata, e poi di abusare di lei dopo averla toccata nelle parti intime.
Il 32enne W.A.
è stato dunque tratto in arresto, e quindi accusato di violenza sessuale, sequestro di persona e detenzione di sostanze stupefacenti (nel suo appartamento è stata infatti rinvenuta della marijuana).Dopo le operazioni di identificazione ed incriminazione, il pakistano è finito dietro le sbarre del carcere di Spini di Gardolo (Trento), dove si trova tuttora in attesa di giudizio.
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