Treviso, così i rom truffano gli italiani "creduloni"

Denunciati due nomadi a Treviso: si spacciavano per acquirenti di gioielli e auto in vendita online per derubare i venditori

Treviso, così i rom truffano gli italiani "creduloni"

Questa è solo l'ultima truffa al campo nomadi di via Castellana, a Treviso. Ecco il raggiro messo in atto da due rom che si spacciano acquirenti on-line. I carabinieri hanno denunciato due di loro rispettivamente di 56 e 20 anni, per aver truffato un padovano che aveva messo un annuncio su un sito per la vendita di gioielli pari a un valore di 2.000 euro. Siamo alle solite, gli italiani un po' fessi e creduloni ci cascano in pieno e abboccano.

La tecnica di raggiro messa in atto e' sempre la stessa. Una donna era stata chiamata al telefono dal possibile acquirente, che le aveva dato appuntamento al parcheggio del Bhr Hotel. Una volta arrivata, la donna è stata raggiunta da quello che credeva essere l'acquirente, che l'ha invitata a seguirlo fino a casa sua.

Poche decine di metri in auto ed è entrata nel campo rom che si affaccia sulla Castellana. A quel punto i rom hanno iniziato a recitare il loro copione. La donna è stata portata all'interno in una delle casette del campo, e le è stato chiesto il gioiello per un controllo. A quel punto nessuno è più tornato. Acquirente sparito, gioiello scomparso. Certo che prima di entrare in un campo rom, la signora in questione avrebbe dovuto porsi qualche domanda. Invece e' entrata fiduciosa ed e' rimasta fregata.

La truffa è stata perpetrata almeno sette volte nell'ultimo anno all'interno di quel campo, sempre con lo stesso copione. Questo a testimonianza del fatto che di italiani "creduloni" ce ne sono parecchi. Ma in passato i rom non si sono accontentati dei gioielli riuscendo a rubare anche alcune auto. Proprio così. Il sistema utilizzato era simile. Il malcapitato veniva invitato ad incontrarsi in un parcheggio o nei pressi di un centro commerciale. All'incontro il truffatore chiedeva di poter provare l'auto, ovviamente da solo. A quel punto partito dal parcheggio, non tornava più indietro, dileguandosi nel nulla. La questura è intervenuta in seguito ad alcune denunce, riuscendo a fermare la truffa delle auto.

Ma con i gioielli sembra più difficile intervenire. E la rete dei rom continua a mietere vittime.

Ora, la crisi certamente incombe, soldi in tasca ce ne sono sempre meno, ma almeno bisognerebbe guardare in faccia l'acquirente che si presenta.

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