Claudio Giardiello "ha esploso ben 13 colpi di arma da fuoco". Lo ha rivelato il procuratore aggiunto di Brescia, Tommaso Bonanno, durante la conferenza stampa sull’eccidio di stamane a palazzo di giustizia di Milano. "Lo scenario che si è parato innanzi ai nostri occhi - ha aggiunto il magistrato - è di stupore e gravità inaudita. Non si riesce a comprendere come un uomo imputato di un reato neanche poi tanto grave abbia potuto porre in essere un atto così inconsulto e grave". Bonanno ha anche spiegato che Giardiello "si era dotato di due caricatori pieni della pistola". Il quadro che emerge dalle parole del procuratore è drammatico. "Giardiello ha agito con fredda premeditazione", ha affermato il procuratore. A quanto pare il killer da tempo organizzava il suo piano di morte.
Ma per capire cosa sia successo è necessario ricostruire la dinamica della strage. A ricostruire la dinamica è il procuratore Edmondo Bruti Liberati: "Il giudice Ciampi è stato raggiunto nel suo ufficio dopo la sparatoria nell'aula della seconda sezione penale - ha spiegato Bruti -, un'altra persona è stata ricoverata al Niguarda ma non è in pericolo di vita". Claudio Giardiello, dopo che il suo difensore aveva rimesso il mandato, ha estratto la pistola, una Beretta calibro 7.65, e ha sparato nell'aula della seconda sezione penale dove si stava celebrando l'udienza per il caso dell'Immobiliare Magenta, nel quel era imputato, colpendo i coimputati Giorgio Erba, morto in ospedale, e Davide Limongelli, che non è in pericolo di vita ed è stato operato all'ospedale Niguarda.
Giardiello ha rivolto l'arma contro il suo ex avvocato Lorenzo Claris Appiani, che poco dopo avrebbe testimoniato contro di lui nel processo per bancarotta fraudolenta e lo ha ucciso con un colpo al cuore. A questo punto Giardiello è uscito dall'aula e scendendo verso il secondo piano, dove si trova la stanza 250 dove lavorarava il giudice Ferdinando Ciampi, ha incontrato sulle scale il commercialista Stefano Verna, che era stato consulente nel corso delle indagini, e lo ha ferito alla gamba. Il commercialista è stato ricoverato in codice giallo alla clinica Santa Rita. "Il collega in quel momento era davanti al computer. Aveva appena chiamato una collaboratrice per un guasto al computer - ha aggiunto Bruti Liberati -. Giardiello è entrato e ha esploso due colpi. Un colpo ha attinto Ciampi alla scapola e gli ha trapassato il collo, l'altro lo ha raggiunto in zona inguinale. E' stata una morte immediata". Inoltre sempre in Aula secondo alcuni testimoni, Giardello ha provato a sparare anche al Pm Orsi, rimasto illeso dopo un tentativo di fuga.
Dopo le aggressioni, durante le quali Giardiello ha esploso 13 colpi, è probabilmente fuggito dall'ingresso di via Manara, si è allontanato a bordo del suo scooter Suzuky.
Tommaso Buonanno, che si occuperà delle indagini - e hanno portato all'arresto di Giardiello a Vimercate. Quando i carabinieri lo hanno bloccato, ha manifestato l'intendimento di voler compiere un ulteriore gesto omicidiario. Ha agito con fredda determinazione".
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