Trieste, smaschera la truffa e il romeno lo pesta: 17enne in ospedale

L'adolescente, in compagnia della ragazza, cercava di proteggere una donna dalla truffa delle famose "cartoline di beneficenza". Irritato, uno dei due malviventi lo ha pestato: 40 giorni di prognosi per lui

Trieste, smaschera la truffa e il romeno lo pesta: 17enne in ospedale

Ha aggredito e preso a pugni in faccia un 17enne che tentava di mettere in allerta una signora dalla truffa delle celeberrime cartoline di beneficenza, facendolo finire al Burlo Garofolo di Trieste con un totale di 40 giorni di prognosi.

Protagonista in negativo della vicenda è un romeno di 18 anni, tale B.A.M., che si trova ora detenuto dietro le sbarre del carcere del Coroneo.

I fatti si sono svolti nel pieno pomeriggio dello scorso venerdì 6 dicembre in via delle Torri, tra le casette del mercatino natalizio locale. Qui due stranieri erano impegnati nella raccolta di denaro, estorto ad ignari passanti con la finta storia della associazione di beneficenza a cui le donazioni elargite sarebbero successivamente state donate.

Uno dei due malviventi aveva appena fermato un'anziana signora, tentando di convincerla della bontà delle sue intenzioni così da poter mettere le mani sul denaro estorto con la promessa di un'azione benefica.

Conoscendo molto bene la truffa, e fermamente deciso a mettere in guardia la vittima, il 17enne ha cercato di spiegarle le modalità del raggiro per dissuaderla dal cedere denaro al disonesto individuo. In compagnia del minorenne anche la sua ragazza, che ha allertato l'anziana. "Accompagnavo il mio ragazzo a casa dopo la scuola, quando ci siamo imbattuti in uno di questi truffatori che, fingendo di raccogliere firme per orfani, profughi o carcerati rubano soldi alle persone anziane", racconta la giovane su "TriestePrima". "Era già capitato a qualcuno che conoscevamo e non volevamo che quella signora incappasse nello stesso tranello.", ricorda, "A quel punto io ho iniziato a parlare con lei mentre il mio fidanzato cercava di dissuadere il venditore".

Tutto inutile, dato che, vedendo il "collega" in difficoltà, il secondo romeno si è scagliato contro il 17enne, colpito in pieno volto e sanguinante dal naso.

"Il pugno è arrivato dopo la nostra minaccia di chiamare le forze dell'ordine: sarebbe stato più ovvio sviare il discorso o scappare. È stata una scena surreale e quasi da film: lui sembrava il classico giovane criminale che non ha niente da perdere", aggiunge ancora la ragazza.

In quel momento sono intervenuti alcuni passanti, che hanno assistito la vittima e contattato sia i soccorsi che le forze dell'ordine. Sul posto gli uomini della polizia locale di Trieste ed i carabinieri del nucleo operativo radiomobile, che si sono occupati di raccogliere le testimonianze e di far scattare le manette ai polsi dell'aggressore. Quest'ultimo è stato rinchiuso nel carcere del Coroneo con l'accusa di lesioni gravi, mentre il 17enne ha avuto necessità di ricorrere alle cure dell'ospedale. Per lui la frattura di un'orbita oculare ed al setto nasale, oltre che punti di sutura sotto l'occhio e all'arcata sopracciliare: in totale 40 giorni di prognosi.

"È successo tutto in pochi secondi, alla fine lui mi ha detto 'non potevo far altro che difendere il mio amico'.

Il punto è che io, sul suo amico, non ho mai alzato le mani", racconta la giovane vittima. "Questa esperienza non mi ha provato emotivamente, io spero solo che, grazie a questa notizia, la città si accorga di ciò che fanno queste persone e non si faccia più ingannare".

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