Troppe falle nella sicurezza a Sharm, la smenita: "Aereoporto sicuro"

Continuano le ricerche e le analisi sulle possibili cause della caduta dell'aereo russo nel Sinai. Tra indiscrezioni e smentite si fa sempre più forte la pista della bomba

Troppe falle nella sicurezza a Sharm, la smenita: "Aereoporto sicuro"

Nuove e scottanti informazioni trapelano da Il Cairo. Alcuni funzionari della sicurezza dell'aereoporto di Sharm el-Sheik, che hanno preferito restare anonimi, hanno rivelato di episodi di corruzione tra gli addetti al controllo dei bagagli ai raggi X. "Non posso dire quante volte ho scoperto una borsa piena di droga o di armi che (gli agenti) hanno lasciato passare per dieci euro o quant'altro", queste le dichiarazioni di uno dei funzionari. Inoltre, è stato svelato che in passato si sono registrate perecchie falle nella sicurezza, tra cui il malfunzionamento degli scanner per i bagagli e la poca rigidità sui controlli di cibo e rifornimento per gli aerei. Secca la smentita di Mohamed Rahma, portavoce del ministero dell'Aviazione: "Uno degli aeroporti più sicuri al mondo".

Intanto, dagli Stati Uniti, i servizi sono quasi sicuri che a far cadere l'aereo sia stata un bomba. Un funzionario americano si dice "sicuro al 99,9%" che sia stato un ordigno ad abbattere l'airbus caduto nei dintorni del Sinai, in Egitto. La notizia è stata riportata dalla Cnn.

Mentre l'Egitto smentisce attraverso le parole del portavoce Rahma: "La Commissione sta studiano con grande interesse tutti i possibili scenari per determinare la cause dell'incidente e che al momento non è ancora giunta ad una conclusione definitiva, non precipitarsi a delle conclusioni affrettate"

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