"Troppi profughi connessi" E il comune spegne il Wi-Fi

A Pordenone il sindaco di centro-destra ha sospeso il servizio Wi-Fi cittadino per evitare gli assembramenti di profughi nei parchi e nelle aree pubbliche della città. Stessa decisione presa anche ad Udine dall'amministrazione di centro-sinistra.

"Troppi profughi connessi" E il comune spegne il Wi-Fi

Troppi profughi si assembrano nei parchi e nelle aree pubbliche per accedere, con i propri smartphone, al Wi-Fi gratuito messo a disposizione dal comune. Succede in Friuli, dove il comune di Pordenone ha deciso di bloccare temporaneamente, a partire dalla giornata di oggi, la rete Wi-Fi cittadina, per motivi di ordine pubblico.

La decisione è arrivata in seguito alle lamentele e segnalazioni dei cittadini della città friulana, spiega il sindaco neo-eletto, Alessandro Ciriani. “La massiccia presenza dei profughi nei parchi e nella aree pubbliche da tempo sta ingenerando preoccupazione nella popolazione, tanto da indurre le famiglie a frequentare sempre meno questi luoghi pubblici”, scrive il primo cittadino di centro-destra sul sito del Comune di Pordenone.

I migranti, infatti, si radunerebbero sempre più spesso nei parchi e nelle aree pubbliche per approfittare della connessione gratuita, e per molti cittadini questo rappresenterebbe un problema legato alla sicurezza. Stessa situazione anche ad Udine, dove il sindaco Furio Honsell, stavolta di centro-sinistra, ha dovuto “prendere una decisione analoga”, abbassando la potenza del servizio per evitare il numero troppo elevato di accessi.

Obiettivo dell’amministrazione, scrive il sindaco di Pordenone “è sancire il rispetto delle regole del vivere civile e la tutela del decoro della città, senza per questo perdere di vista i valori dell’accoglienza”. Ma la decisione di Ciriani ha sollevato non poche polemiche. Un consigliere comunale di opposizione, Marco Salvador, citato dall’Huffington Post, ha definito il provvedimento come un “gesto di ignoranza culturale”, sottolineando come il Wi-Fi sia necessario a queste persone, ad esempio per rimanere in contatto con i propri cari.

La decisione, si legge nel sito del Comune della città friulana, rientra nel “Piano organico di iniziative per gestire il fenomeno dell’immigrazione in città”, approvato ieri con due delibere della Giunta, al fine di “governare l’importante presenza di immigrati sul territorio comunale”. Un piano che prevede anche un potenziamento del corpo di polizia locale e “l’impiego di profughi e migranti nei lavori di utilità sociale”. La strategia messa a punto dal neo sindaco di Pordenone prevede, infatti, che i migranti vengano impiegati gratuitamente per il mantenimento del decoro nelle aree pubbliche, a fronte di una convenzione con le associazioni che si occupano dell’accoglienza.

La rete

Wi-Fi cittadina, ha comunicato infine il sindaco, sarà riattivata gradualmente e sarà introdotto un servizio di accreditamento con identificazione alla rete, che fino ad oggi era utilizzabile senza alcuna autorizzazione.

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