"Distorsione mercato per colpa del reddito di cittadinanza"

Il ministro del Turismo Garavaglia ha spiegato che l’alta disoccupazione è dovuta al sussidio statale

"Distorsione mercato per colpa del reddito di cittadinanza"

Il reddito di cittadinanza, voluto dal Movimento 5 stelle e approvato dal governo Conte con decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4 come misura di contrasto alla povertà, adesso sta creando non pochi problemi anche al turismo. "La verità sta dalla parte degli imprenditori, se abbiamo alta la disoccupazione e manca la forza lavoro significa che nessuno sta volentieri in disoccupazione. Non è un tema di offerta di prezzo, è una distorsione oggettiva perché vengono rifiutati contratti anche superiori al contratto collettivo. Non vogliono lavorare più di 3 giorni a settimana a chiamata per non perdere il reddito di cittadinanza. C'è una distorsione oggettiva", ha spiegato Massimo Garavaglia, ministro del Turismo, a ‘Sabato Anch'io’ su Radio1 rispondendo a un quesito sugli imprenditori che non trovano lavoratori stagionali nonostante le buone offerte contrattuali che propongono loro.

Eppure la ripresa c'è

Il ministro ha tenuto a sottolineare che vi sono adesso dei segnali decisamente positivi, e che i turisti di tutto il mondo, dopo due anni di chiusura forzata, hanno una voglia pazzesca di visitare il nostro Paese. L’effetto si vedrà la prossima estate, ma già da questa primavera la situazione è molto cambiata. Peccato però che a mettere il bastone tra le ruote è il Reddito di cittadinanza. Non bastava il fatto che venisse elargito anche a molti soggetti che non ne avevano il diritto, adesso è anche un disincentivo per chi invece potrebbe benissimo lavorare. Il sussidio statale è diventato una voragine senza fine. Solo pochi giorni fa i carabinieri delle Regioni Lazio, Toscana, Umbria, Marche, Sardegna, inquadrati nel Comando Interregionale 'Podgora' e dei locali Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro, hanno svolto controlli che hanno portato a scovare ben 955 persone che percepivano il Reddito di cittadinanza senza averne i requisiti richiesti dalla normativa, per una somma equivalente a più di 5 milioni di euro.

I tanti furbetti

Tra i truffatori c’era chi aveva omesso di dichiarare di essere proprietario di alcuni beni immobili, per i quali tra l’altro percepiva reddito; o anche chi aveva dichiarato il falso riguardo la reale composizione del proprio nucleo familiare, con conseguente reddito. Per non parlare di chi aveva dichiarato il falso riguardo il proprio luogo di residenza; o aveva evitato di rendere note misure di prevenzione o cautelari a proprio carico o a carico di suoi familiari. Per quanto riguarda gli stranieri, sono molti quelli che hanno dichiarato falsamente di essere residenti in Italia da almeno 10 anni, e che quindi, come prevede la normativa, avevano diritto a percepire il Reddito di cittadinanza. In questo caso la somma 'rubata' è pari a 500mila euro.

Per non parlare dei sei pluripregiudicati che si mettevano in tasca, sempre indebitamente, il sussidio: 75mila euro di contributi arrivati dallo Stato dal 2019 ad oggi. Adesso a essere nei guai sono gli imprenditori che vorrebbero ripartire e uscire dalla crisi, ma non riescono a trovare dipendenti: più comodo restare a casa e ricevere il sussidio senza dover lavorare.

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