Un caschetto biondo e due dolcissimi occhi blu disegnati su un volto dai tratti angelici. È così che il mondo ricorda Madeleine Beth McCann, la ''piccola Maddie'', scomparsa in circostanze misteriose all'età di soli 3 anni mentre si trovava in vacanza con la famiglia a Praia da Luz, in Portogallo.
A 13 anni dalla sparizione, testimonianze mendaci e ricostruzioni fuorvianti, sembrerebbe che il caso sia giunto ad un punto di svolta: c'è un sospettato, già condannato per accertati reati sessuali non collegati alla vicenda della bimba e per traffico di sostanze stupefacenti, sul quale adesso pende la spada di Damocle. Si tratta di un 43enne tedesco che, secondo la stampa straniera, risponderebbe al nome di Christian Stefan Brückner. Al momento, non vi è ancora nulla di confermato ma gli investigatori, adesso più che mai, sono certi di aver trovato il bandolo della matassa. La pista pare sia quella giusta e la verità potrebbe essere ad un passo.
I fatti
Il dramma dI Kate Healy McCann e Gerry McCann, entrambi medici originari di Leicester e genitori di Maddie, comincia la sera del 3 maggio 2007. Un giovedì come tanti tramutato nell'inizio di un calvario straziante e lungo ben 13 anni. La piccola si trova in vacanza con i genitori in un resort di Praia da Luz, in Portogallo, e i due fratellini gemelli di appena 2 anni, Sean e Amelie. Quella sera, pressapoco alle 20.30, i coniugi McCann decidono di riunirsi con tre coppie di amici in un ristorante a 120 metri dall'albergo in cui alloggiano lasciando i bambini in camera a dormire. Dopo circa un'ora e mezza dall'inizio della cena, attorno alle ore 22, Kate torna in stanza per sincerarsi che i suoi figli siano tranquilli e si accorge che Maddie non è più nel suo letto. Dopo aver lanciato l'allarme e cercato nei paraggi della struttura la bimba, i genitori della piccola sono costretti a denunciarne la scomparsa alla polizia locale. Il 9 maggio 2007, l'Interpol diffonde un appello internazionale a tutti gli Stati Membri: Madeleine Beth McCann, nata il 12 maggio 2003 a Leicester (Inghilterra), è sparita in circostanze misteriose.
Le indagini
Depistaggi, falsi avvistamenti e ricostruzioni inverosimili si sono susseguite incessantemente dal 2007 ad oggi. Le indagini iniziali, affidate alla Polícia Judiciária portoghese, hanno concluso che Madeleine era stata ''rapita''. Ma, dopo ulteriori accertamenti, le autorità locali hanno avallato l'ipotesi che la bimba potesse essere morta nella sua stanza, probabilmente uccisa con preterintenzionalità. Due cani della Scientifica avrebbero annusato, infatti, odore di cadavere proprio nell'appartamento occupato dalla famiglia McCann e, nello specifico, dietro ad un divano nella zona living e in camera da letto, oltre che su alcuni peluche e indumenti della bimba. Alla luce dei rilevamenti effettuati, il 7 settembre 2007, entrambi i genitori sono finiti nel registro degli indagati, sospettati dapprima per aver ''abbandonato tre minori'' poi, per essersi sbarazzati volontariamente della primogenita. Ma i capi d'imputazione a loro carico, quello più grave per omicidio, si sono rivelati ben presto vacui e inconsistenti, tanto che il 21 luglio del 2008 sono stati scagionati da ogni accusa ed il loro status di sospetto è stato revocato. Il 15 maggio 2007, un residente locale, Robert Murat, è stato dichiarato ufficialmente sospettato insieme ad un conoscente, Sergey Malinka, e la sua fidanzata Michaela Walczuch. Anche in questo caso, però, gli indizi non sono evoluti in prove schiaccianti e i tre, l'anno successivo, sono stati prosciolti dall'accusa di rapimento di minore. Il 21 luglio 2008 il procuratore generale portoghese Monteiro ha chiuso il caso senza risultati. Lo stesso anno, la procura inglese e l'interpol hanno aperto un fascicolo. Dopo l’intervento diretto di Downing Street, nel 2016, Scotland Yard ha avviato una nuova inchiesta denominata Operazione Grange. L’ultimo finanziamento l’anno scorso, con 300mila sterline attraverso una raccolta fondi promossa dai coniugi McCann. Ieri, 4 giugno 2020, forse la svolta definitiva.
L'impatto mediatico
A pochi giorni dall'annuncio della scomparsa della piccola Maddie, i media si sono immediatamente accaniti contro Kate e Gerry McCann, accusati di aver lasciato incustoditi i propri figli mentre erano fuori a cena. Diffamati pubblicamente, insultati sui social e tacciati di aver commesso un delitto inenarrabile, i due coniiugi hanno continuato a battersi per la causa sopravvivendo ad un ciclone mediatico che ha rischiato di risucchiarli in un baratro vorticoso di solitudine e sconforto. "Potremmo passare tutto il nostro tempo a cercare di difenderci, correggendo inesattezze e bugie, - dichiaravano qualche anno fa in una intervista ad una tv inglese -ma allora non avremmo più la forza di cercare Madeleine, prenderci cura degli altri nostri figli e vivere la nostra vita". Sono andati avanti, a testa alta, mantenendo viva l'attezione sulla vicenda. Attraverso le colonne del tabloid Sun, nel 2011, Kate e Gerry hanno diffuso una lettera aperta indirizzata all’allora premier David Cameron perché il caso fosse rivisto da una commissione indipendente. "Non potete abbandonare così una giovane e vulnerabile cittadina britannica - scriveva Kate - Non c'è niente che mi dice di fermarmi o rallentare. Credo davvero che sia là fuori e se possiamo ottenere l'aiuto di cui abbiamo bisogno, possiamo trovarla".
Chi è ''il mostro''
Nella giornata di giovedì, 4 giugno 2020, la notizia di un sospettato numero uno. Si tratta di Christian Stefan Brückner, un 43enne tedesco dietro le sbarre in Germania per aver violentato una donna americana di 72 anni nel 2005, nella stessa area turistica del Portogallo dove scomparve la piccola Maddie. Christian Hoppe, dell'ufficio federale tedesco per le indagini penali, nel lanciare un appello a eventuali testimoni, parlando al popolare programma Aktenzeichen XY ha riferito che il sospetto ha due precedenti condanne per abuso sessuale di ragazze e ha raccontato che ha vissuto in Portogallo tra il 1995 e il 2007 in una casa tra Praia da Luz e Lagos, dove sembra aver attirato l'attenzione delle forze dell'ordine per spaccio di droga e irruzioni in hotel e case per le vacanze. Secondo quanto riferito dagli inquirenti tedeschi, che stanno trattando il caso come omicidio, mentre i britannici seguono ancora la pista del rapimento, il sospetto si trovava nelle vicinanze della località balneare dell'Algarve di Praia da Luz la maledetta sera del 3 maggio 2007, ed ebbe una conversazione telefonica che terminò più di un'ora prima che la bambina scomparisse dall'appartamento dove stava dormendo con i suoi fratellini, due gemelli più piccoli di lei, mentre i suoi genitori cenavano in un ristorante lì vicino. Da tempo, la polizia tedesca sospettava che Brückner stesse trascorrendo la sua latitanza in Italia, ma non vi erano molte le informazioni a disposizione degli investigatori. Tuttavia le autorità tedesche hanno ottenuto l’emissione di un Mae, il mandato d’arresto europeo proprio legato al sospetto che fosse nel nostro Paese. La svolta è arrivata quasi per caso: una segnalazione, intorno alle 7.30 del mattino, in cui si confermava che Brückner si era presentato al consolato della Germania di via Solferino, a Milano, per denunciare lo smarrimento del passaporto. Pochi minuti dopo, Brückner era nei vicini uffici del Nucleo investigativo di via della Moscova. Nelle prossime ore, potrebbe venire a galla la verità sulla scomparsa della piccola Maddie ma l'uomo potrebbe essere scarcerato a giorni. È lui ''il mostro''?
Un altro caso di scomparsa correlato a Brückner
La polizia tedesca di Stendal sta cercando di capire se vi sia una correlazione tra Brückner, sospettato del rapimento di Maddie, e la scomparsa nel 2015 di Inge, una bambina tedesca di 5 anni della Sassonia Anhalt. La piccola era sparita durante una gita con la famiglia e, dal quel momento, ne erano state perse le tracce.
All'epoca dei fatti, pare che Brückner avesse acquistato una casa a Neuwegersleben, nei pressi della storica contea di Anhalt. Alla luce di quanto emerso, la polizia tedesca sta cercando elementi che possano fare chiarezza sulla vicenda e la verità non sembrerebbe essere così lontana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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