Una donna di 48 anni è stata uccisa e il suo cadavere riposto in un sacco a pelo. Il compagno 45enne, un marocchino clandestino come lei, è stato arrestato e si trova ora nella caserma dei carabinieri di Cantù. Secondo le prime informazioni avrebbe confessato l’omicidio. Il ritrovamento è avvenuto in seguito alla confessione dell’assassino, avvenuta in modo del tutto casuale durante un normalissimo controllo da parte delle Forze dell'ordine.
Un marocchino è stato infatti fermato a Milano dagli agenti del nucleo contrasto stupefacenti, per alcuni controlli riguardanti lo spaccio di sostanze illegali. Appena l’uomo ha visto avvicinarsi gli agenti della polizia locale, ha immediatamente confessato l’omicidio dicendo loro “sono stato io a farlo”, senza che gli avessero ancora chiesto nulla. In questo modo i poliziotti sono venuti a conoscenza dell’omicidio commesso qualche ora prima dall’uomo.
Gli agenti hanno quindi contattato i colleghi dell'unità investigativa e, dopo aver interrogato il marocchino, si sono fatti accompagnare sul luogo dove aveva prima ucciso la compagna e subito dopo nascosto il suo corpo in un sacco a pelo, ritrovato in un bosco a Lomazzo.
L’omicida è stato quindi portato nella caserma dei militari di Cantù dove verrà ulteriormente interrogato per capire esattamente cosa sia avvenuto. Secondo le prime indiscrezioni, la furia omicida sarebbe scattata in seguito a un litigio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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