Ha deciso di farla finita tre anni dopo aver ucciso la sua ex fidanzata. Ieri, il 36enne Arturo Saraceno si è suicidato, impiccandosi con la cintura dell'accappatoio, nel carcere di Rossano, in Calabria. Era stato condannato a 16 anni di reclusione per aver l'omicidio di Deborah Fuso, assassinata nel 2016 a Magnago, nel Milanese.
Saraceno, originario della Basilicata, aveva ottenuto il trasferimento dal carcere di Busto Arsizio a quello di Rossano per poter ricevere con più facilità le visite dei suoi familiari.
Da quanto è emerso, il 36enne avrebbe aspettato che il suo compagno di cella si allontanasse per impiccarsi nel bagno della sua cella. I soccorsi della polizia penitenziaria e del 118 si sono rivelati inutili.
L'avvocato di Saraceno, Daniele Galati, ha dichiarato di voler “fare luce sull'accaduto”, visto che il 36enne “avrebbe dovuto essere piantonato a causa dei pregressi
tentativi di suicidio”.Deborah Fuso era stata uccisa a coltellate nel maggio 2016. Da circa un mese era tornata a vivere dai genitori e, dopo l'ennesima lite, Saraceno l'aveva colpita più volte con un coltello da cucina.
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