Uccise un rapinatore: assolto il gioielliere

Il 49enne torinese aveva sparato a un ladro, intento a derubare il suo esercizio, colpendolo al braccio. Il tribunale: legittima difesa

Uccise un rapinatore: assolto il gioielliere

"Non sono un giustiziere". Con queste parole Pierangelo Conzano, gioielliere quarantanovenne, accusato per l'uccisione di un rapinatore che aveva derubato il suo esercizio, ha accolto la sentenza del tribunale, che lo ha assolto per legittima difesa.

Conzano era stato accusato dopo avere sparato al braccio ad un rapinatore, colpendolo all'arteria omerale. Era stato trattato come un giustiziere, nonostante in 30 anni di porto d'armi non avesse mai sparato un colpo. Aveva giustificato il suo gesto come un tragica fatalità. "Ho pensato soltanto a difendermi", aveva detto poco dopo i fatti che lo avevano visto protagonista.

Oltre alle ripercussioni legate al processo in atto, la vicenda ha influenzato

Conzano anche in relazione al suo lavoro. "In molti - racconta - vengono nel mio negozio soltanto per morbosità, mentre altri mi chiedono ancora se ho riaperto, quando in realtà non ho mai chiuso".

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