Le tasse locali sono mediamente aumentate di 308 euro tra il 2013 e il 2015 per una famiglia tipo che lo scorso anno ha pagato 1.969 euro per questi tributi. È quanto calcola la Uil facendo riferimento ad una famiglia con un solo reddito da 24 mila euro, una casa di 80 metri quadrati e una piccola seconda casa ereditata (o un magazzino). In particolare, per l'Imu/Tasi per immobili diversi dalla prima casa, l'esborso medio è stato di 937 euro (+72 euro in 2 anni), con punte di 1.386 euro a Roma, 1.220 a Milano e 1.154 a Bologna. Per la Tasi sulla prima casa l'esborso medio è stato di 191 euro medi pro capite.
"In definitiva - ha spiegato Guglielmo Loy, segretario confederale della Uil -se tra il 2013 e il 2015 a livello nazionale per 10 milioni di contribuenti la pressione fiscale è diminuita grazie agli 80 euro, la stessa cosa non si può dire degli altri 30 milioni di contribuenti, tra cui 10 milioni di lavoratori dipendenti e 15 milioni di pensionati. Infatti, per quest’ultimi, la pressione fiscale dovuta agli aumenti del fisco locale è aumentata del 18,5% erodendo ulteriormente buste paga e cedolini di pensione.
Certamente - prosegue Loy - per il 2016 ci saranno alcuni benefici dovuti, soprattutto, all’eliminazione delle tasse sulla prima casa, ma il blocco degli aumenti delle tasse regionali e locali decisi con l’ultima Legge di Stabilità non autorizza a stare sereni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.