Università, Carrozza: "Prof ultra settantenni vadano in pensione"

Il ministro contro i baroni: "Offendono l'università e i giovani"

Università, Carrozza: "Prof ultra settantenni vadano in pensione"

"A 70 anni i professori universitari, se fossero generosi e onesti, dovrebbero andare in pensione, e offrirsi di fare gratuitamente seminari, seguire laureandi, od offrire le proprie biblioteche all’università". Intervistata da Sergio Nava a Giovani Talenti in onda su Radio 24, il ministro all’Istruzione Maria Chiara Carrozza tuona contro i docenti che rimanere in ruolo oltre i settant'anni offende l'università e i giovani. "Sono sempre stata per un pensionamento rapido, magari non uguale per tutti - ha tuonato la Carrozza - non si può tenere il posto e pretendere di rimanere, solo perché è un diritto. Prima di tutto bisogna pensare ai propri doveri. In un momento di sacrifici per tutti, a maggior ragione li devono fare le persone che hanno settant'anni, e che hanno avuto tanto da questo mondo".

La Carrozza ha criticato il blocco del turnover negli atenei. "Abbiamo pensato di risparmiare, bloccando il turnover per anni, il che significa la morte nell’università e nella ricerca. Risparmiare sul turnover significa chiudere le porte a ciò che è fondamentale per l’università: il ricambio generazionale". Il ministro ha, quindi, sottolineato tre punti d’azione per contrastare la fuga dei cervelli, tra quelli avviati nei primi mesi di governo. "Abbiamo portato il turnover al 50% il prossimo anno. In secondo luogo le poche risorse che abbiamo trovato per la ricerca le abbiamo messe tutte su un programma per giovani ricercatori - ha continuato - infine, ci sforzeremo di premiare gli atenei che hanno giovani ricercatori come responsabili dei progetti ricerca".

Guardando ai prossimi mesi di lavoro, il ministro dell'Istruzione ha fatto sapere che si metterà a lavorare perché nelle università costi meno chiamare una persona da fuori favorendo, in questo modo, le carriere diagonali rispetto a quelle interne. "In secondo luogo voglio premiare chi è capace di attrarre studenti e professori stranieri in Italia - ha continuato - siamo ai limiti della sopravvivenza, come sistema universitario". Sul recente varo dell’aggiornamento del programma di rientro dei cervelli "Rita Levi Montalcini", il ministro ha quindi spiegato che, a differenza del passato, il governo intende garantire "il consolidamento dei ricercatori in arrivo dall’estero all’interno del sistema universitario".

Secondo la Carrozza, infatti, non si può fare l’attrazione con i contratti a termine: "Occorre rendere chi rientra professore, con una posizione decorosa e degna dello sforzo che ha fatto per tornare in Italia".

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