Gli uomini, gli animali e il tradimento

Gli uomini, gli animali e il tradimento

Riflessione tra gli animali africani. Circondato, all'interno del Parco Kruger, in Sudafrica, in una bellissima casa, nella quale mi ha ospitato un amico inglese, colto e gentile, David Gold, rifletto sulle differenze tra gli uomini e gli animali. Vedo qui scimmie, maestosi rinoceronti, famiglie di elefanti, elegantissime zebre, leoni dominanti uno stuolo di leonesse, leopardi in contemplazione del tramonto, borbottanti ippopotami emergenti da piccoli laghi, facoceri minacciosi e cornuti, regali giraffe che sfiorano le cime degli alberi, coccodrilli come sculture egizie, immobili e scattanti. Particolare tenerezza, nella loro mansueta potenza, fanno gli elefanti, stretti in gruppi familiari, con bambini tra le gambe, in un'antica e perenne consuetudine di protezione. Li osservo e penso che tutti questi diversi animali fanno da millenni le stesse cose. Gli uomini, che hanno arricchito il mondo rendendolo più bello, sono buoni e cattivi come gli animali. Amano e uccidono. Ma ciò che li rende così diversi sono i mutevoli costumi e l'attitudine al tradimento.

Gli uomini cambiano abitudini per noia; e così forzano la loro natura con improvvise novità nei loro rapporti, e manifestano una inclinazione alla infedeltà, pervertendo l'ordine delle cose: sul piano politico, sul piano artistico, sul piano sessuale. E quindi, mentre degli animali puoi prevedere le mosse, degli uomini non le puoi veramente conoscere e puoi aspettarti di tutto.

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