Usa l'auto per la figlia disabile. Ma l'agente di Equitalia la pignora

L'incubo di una famiglia con una ragazzina gravemente malata. La madre: "Se dovesse star male all'improvviso non saprei come fare per portarla al pronto soccorso". Eppure c'è una legge che vieta di pignorare i mezzi per i disabili

Usa l'auto per la figlia disabile. Ma l'agente di Equitalia la pignora

C'è una legge che dice chiaramente che i mezzi dei disabili non possono essere sequestrati. Questa legge, però, sembra non valere per Equitalia. A Oristano una mamma si è vista portare via la vecchia Renault che usava per portare in giro la figlia disabile e gravemente malata. "Mi hanno sequestrato i documenti e ora noi non possiamo più utilizzarla - racconta la donna alla Stampa - mia figlia è bloccata in casa, non può più uscire".

"Per noi è iniziato un incubo - spiega la madre - se dovesse star male all'improvviso non saprei come fare per portarla al pronto soccorso. Aspettare l'arrivo di un'ambulanza potrebbe essere davvero troppo rischioso". La figlia ha 17 anni. Come racconta la Stampa, la madre ha comprato una vecchia Renault proprio per superare quelle barriere imposte dalla grave malattia. "L'abbiamo comprata, tra l'altro con grossi sacrifici, soltanto per lei - racconta ancora - diciamo che quella macchina, per mia figlia, era l'unico collegamento tra la casa e la vita". Poi, però, è subentrata la crisi economica che ha divorato il negozio e l'ha obbligata a contrarre qualche debito. "La signora ha concordato un doppio piano di rientro - spiega l'avvocato Riccardo Crovi alla Stampa - il primo lo ha già completato e per il secondo ha pagato l'ultima rata il 31 gennaio". A maggio, però, Equitalia ha inviato altre due cartelle esattoriali per un totale di 10mila euro da saldare. "La soluzione migliore sarebbe stata quella di aggiungere la somma al piano di rientro già studiato con l'agenzia di riscossione - continua il legale - invece, non le hanno dato tempo. L'agente si è presentato all'improvviso e ha commesso una grave irregolarità - conclude - la più grave è quella di aver pignorato l'auto di una disabile".

Adesso quella famiglia è appesa a un filo. "All'agente di Equitalia ho spiegato chiaramente, e con le lacrime agli occhi - racconta la donna - che quell'auto era il mezzo di trasporto di una ragazza disabile". Ma lui non se ne è curato. Ha fatto finta che il contrassegno non ci fosse.

Da Equitalia fanno sapere, però, che il pignoramento non è stato ancora trascritto sul registro automobilistico e che, già nei prossimi giorni, la vecchia Renault sarà restituita alla legittima proprietaria.

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