I vaccini aggiornati contro le varianti Covid arriveranno in autunno, tra settembre e ottobre. Serviranno per proteggere i soggetti più fragili nel caso in cui ci sia una nuova ondata, come dicono gli esperti da diversi mesi. I nuovi vaccini bivalenti, quelli che saranno in grado di reagire sia contro il virus originale che contro la sottovariante Omicron 1, dovranno avere prima il via libera di Ema e di Aifa, rispettivamente l’Agenzia del farmaco europea e l'Agenzia italiana del farmaco, poi dovranno essere consegnati alle Regioni dalle aziende produttrici, e infine potranno essere somministrati alla popolazione. Il tempo stringe. L’ente regolatore europeo è già pronto ad approvare i nuovi vaccini bivalenti a inizio settembre. Poco dopo, in circa tre settimane, dovrebbe arrivare il via libera a quelli Wuhan-Omicron 4 e 5.
I Paesi del Nord spingono per avere i vaccini
Il Regno Unito è avanti: nella giornata di ieri è stato approvato l'uso di un prodotto del primo tipo messo in commercio dalla casa farmaceutica Moderna. Il farmaco dovrebbe funzionare anche contro le sottovarianti 4 e 5. A volere subito i vaccini a disposizione, già alla fine di settembre, sono soprattutto i Paesi dove il clima è più freddo, ovvero quelli del Nord Europa, che sperano di avviare il prima possibile la campagna vaccinale. Entrambi i vaccini dovrebbero essere efficaci allo stesso modo, almeno secondo quanto affermato dagli esperti. Con ogni probabilità però i cittadini vorranno il vaccino più aggiornato. Anche se quello precedente, il monovalente, si è dimostrato efficace contro le varianti e le sottovarianti, e in grado di proteggere dalla malattia grave.
Chi dovrà farlo
Ancora non si sa con esattezza chi dovrà essere vaccinato in autunno contro il Covid. Dall’Europa non sono ancora arrivate indicazioni, anche se l’idea sarebbe quella di proteggere i soggetti più fragili, per patologia o per età, over 50 o over 60. Molti parlano comunque di una vaccinazione annuale per coloro che rischiano maggiormente di contrarre il virus e sviluppare una sintomatologia grave. La possibilità avanzata dall’Europa è che vengano somministrati in una sola volta sia il vaccino antinfluenzale che quello anti-Covid. Il vaccino contro l’influenza viene inoculato agli over 60 e ai soggetti con patologie, e questo potrebbe andare di pari passo con l’altro. A patto che arrivino entrambe le forniture per ottobre-novembre.
La quarta dose è stato un flop
Medici di base, farmacie e Asl potrebbero iniettare i vaccini ai cittadini. In caso di necessità verrebbero anche riaperti gli hub. Quello che preoccupa è che non siano tanti coloro che aderiranno alla campagna vaccinale in autunno.
La quarta dose è stato un flop: solo il 30% degli over 80 ha aderito, tra gli over 70 il 13%, e tra gli ultra sessantenni solo il 7%. I numeri dei contagi continuano a calare e la risalita ci sarà solo se arriverà una nuova variante, con conseguente nuova ondata.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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