Bassetti "licenzia" Arcuri: "Ha fallito, ora tocca a un esperto"

Matteo Bassetti torna sui vaccini, sottolineando l'inadeguatezza della campagna mediatica vaccinale portata avanti da Domenico Arcuri, definendola "un fallimento"

Bassetti "licenzia" Arcuri: "Ha fallito, ora tocca a un esperto"

“La campagna vaccinale con i tendoni e le primule è un fallimento e questo è evidente”. Ad affermarlo ad Adnkronos Salute è Matteo Bassetti, che boccia il piano vaccinale su tutta la linea. Il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova ha ribadito ancora una volta la necessità di un“restyling” all'interno del Comitato Tecnico Scientifico e di un cambiamento, affinchè la campagna vaccinale sia efficace su larga scala. “Non voglio esprimermi sul commissario per l'emergenza Covid Arcuri", ha affermato il medico. E ancora: "ma ci sono figure del mondo medico (virologi, infettivologi, microbiologici o igienisti) che avrebbero dovuto essere ascoltati di più e invece non è avvenuto. Quindi ora è il momento di cambiare perché è evidente che, per quanto riguarda i vaccini, serve ascoltare di più i tecnici e meno la parte ingegneristica e organizzativa che è importante ma secondaria”.

Nelle scorse settimane il virologo aveva già bocciato il piano vaccinale portato avanti da Domenico Arcuri, giudicandolo un fallimento per diversi motivi. "Troppe cose non hanno funzionato, al di là dei ritardi sui vaccini, dai bandi alle assunzioni dei medici”, aveva dichiarato Bassetti, aggiungendo anche allora che “ci vuole una nuova ripartenza”. E ancora: “Occorre ripensare una campagna informativa ad alto livello, con più siti dove fare le vaccinazioni sfruttando le farmacie, i medici di famiglia, le fiere e le caserme. Occorre vaccinare velocemente per evitare altre ondate e la circolazione delle varianti".

E oggi, a distanza di settimane dalla sua intervista, Bassetti torna a farsi sentire sul tema della campagna mediatica avviata dal nostro Comitato Tecnico Scientifico, giudicandola troppo approssimativa. “Nei mesi passati, quando eravamo ancora in tempo, non è mai stata avviata una campagna mediatica seria per spiegare agli italiani l'importanza delle vaccinazioni anti-Covid", ha spiegato il medico, che conclude: "Oggi ne vediamo i risultati con molti che nutrono dubbi.

Anche l'assunzione di medici e infermieri è naufragata. Con il nuovo Governo Draghi si arriva dove avevamo detto, ovvero ad un certo pragmatismo e quindi si punta ad aprire alla vaccinazione nelle fiere, nei cinema e nei teatri, nelle farmacie e nelle caserme".

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