Vaccini in Toscana, priorità agli avvocati e ai praticanti: regione fanalino di coda negli over 80

In una delle regioni con il minor numero di vaccinati over 80 spicca il gran numero di vaccinazioni somministrate ad avvocati e praticanti: Piazzapulita ne ha raccolto le testimonianze

Vaccini in Toscana, priorità agli avvocati e ai praticanti: regione fanalino di coda negli over 80

A che punto è la campagna vaccinale in Italia? Sicuramente il nostro Paese non può essere definita una testa di serie finora in tal senso, visti gli scarsi risultati raggiunti fin qui nella vaccinazione dei soggetti più fragili. Ma è un'Italia a due velocità, sebbene siano entrambe basse. Tra quelle più lente c'è la Toscana, dove pare che i problemi siano tanti e non ancora in via di risoluzione.

La regione guidata da Eugenio Giani è uno dei fanalini di coda nella vaccinazione degli over 80, che secondo il nostro piano vaccinale avrebbero dovuto avere la priorità subito dopo il personale sanitario. Invece la Toscana è penultima in Italia se si considera la doppia dose di vaccino somministrato agli over 80 ma, come ha dimostrato un reportage di Piazzapulita, è andata spedita nella vaccinazione del personale giudiziario, che ora conta quasi 8mila soggetti che hanno ricevuto il vaccino.

Luca Bertazzoni di Piazzapulita, storico programma di La7, si è recato fuori dal tribunale di Firenze per sentire il parere proprio del personale dipendente, dei magistrati e degli avvocati vaccinati. I professionisti non hanno problemi ad ammettere di essere stati vaccinati quando vengono raggiunti dal microfono di Piazzapulita: era un loro diritto e ne hanno usufruito. Il loro comportamento rientra perfettamente all'interno dei paletti legali. Tuttavia, dopo aver ricevuto il preparato vaccinale, molti sembrano essere pentiti o, comunque, si mostrano in disaccordo con le scelte fatte dalla Regione Toscana sulle liste prioritarie per le somministrazioni vaccinali.

Federico Gianassi, assessore comunale di Firenze del Partito democratico e avvocato, ha candidamente ammesso: "Io vado in tribunale qualche volta l’anno". Eppure è tra quelli che ha ricevuto il vaccino. Rientravano tra i vaccinabili con priorità anche i praticanti, giovani che normalmente non superano i 30 anni di età, che per la Regione Toscana sono maggiormente a rischio rispetto agli over 80. Luca Bertazzoni è riuscito a raccogliere alcune loro testimonianze. "Mi sento un po’ in colpa, ho 26 anni e sono in salute", ha spiegato un praticante. "Avrei preferito far vaccinare mio padre", ha detto un altro. Ora, dopo le polemiche, la Regione Toscana ha bloccato la vaccinazione per il personale giudiziario, uniformandosi al resto del Paese. È di ieri, per altro, la nota dell'Anm che minaccia il rallentamento dei procedimenti giudiziari non urgenti se non viene somministrato il vaccino agli operatori della giustizia.

Intanto, però, Eugenio Giani si è detto pentito della

priorità inizialmente assegnata a questa categoria: "Se tornassi indietro, partirei esclusivamente dai 90enni, poi gli 80enni e così via. Non ha idea delle lettere che ho ricevuto dai vari ordini e categorie".

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