AstraZeneca ci taglia le dosi. Draghi prepara la "vendetta"

L'azienda anglo-svedese ha comunicato un nuovo taglio nella fornitura. Il premier pronto allo stop sull'export

AstraZeneca ci taglia le dosi. Draghi prepara la "vendetta"

AstraZeneca ha annunciato un nuovo taglio nella fornitura delle dosi del vaccino anti Covid nell'Unione europea. In uno dei momenti più delicati della pandemia, con il numero di nuovi casi in crescita in gran parte del Vecchio Continente, e la necessità di somministrare più dosi possibili, lo stop della Big Pharma anglo-svedese rappresenta un duro colpo per i piani di Bruxelles.

Il comunicato di AstraZeneca

Il colosso farmaceutico ha diffuso un comunicato per spiegare la ragione alla base della riduzione delle consegne. Secondo quanto comunicato da AstraZeneca, la metà della fornitura dell'Ue nel secondo trimestre, oltre che 10 milioni di dosi nel primo trimestre, dovevano provenire dalla catena di fornitura internazionale della società.

"Sfortunatamente, le restrizioni alle esportazioni ridurranno le consegne nel primo trimestre e probabilmente influenzeranno quelle nel secondo trimestre", si legge nel documento. "Nonostante le sfide" la casa farmaceutica punta a fornire "100 milioni di dosi nella prima metà del 2021, di cui 30 milioni dovrebbero essere consegnati nel primo trimestre". Calcolatrice alla mano, si tratta di un taglio importante, pari a circa il 25% in meno rispetto agli impegni di febbraio, un terzo rispetto agli obblighi contrattuali. Non è stato comunicato il motivo ufficiale della suddetta riduzione.

L'irritazione di Draghi

La decisione di AstraZeneca non ha certo fatto gioire i vertici dell'Unione europea, già finiti nell'occhio del ciclone per una gestione a dir poco scellerata sul reperimento e distribuzione dei vaccini tra gli Stati membri. Come se non bastasse, la stessa AstraZeneca deve fare i conti, proprio in queste ore, con le mille polemiche relative alle reazioni avverse probabilmente collegate all'inoculazione delle sue dosi.

Nel frattempo filtrano notizie di un Mario Draghi irritato per la novità dell'ultim'ora. Secondo quanto riferito dall'Huffpost, qualora AstraZeneca o una delle altre Big Pharma dovessero continuare a non rispettare i tempi delle consegne dei vaccini accordati con l'Ue, allora l'Italia prenderà provvedimenti. Si parla di un possibile blocco di eventuali altre richieste di export del vaccino verso Paesi extra Ue.

Pare che AstraZeneca conservi nei propri magazzini alcune dosi, in attesa di poterle vendere altrove, magari a prezzi maggiorati. E così, mentre Draghi intende continuare a rispettare il regolamento sulle esportazioni dei sieri, la società anglo-svedese spera che possano esserci modifiche.

"L’Unione europea ha preso degli impegni chiari con le case farmaceutiche e ci aspettiamo che vengano rispettati. In queste settimane abbiamo preso decisioni forti nei confronti delle aziende in ritardo con le consegne.

Seguiteremo a farlo, per difendere la salute degli italiani", ha spiegato Draghi. In ogni caso, al momento Commissione e Consiglio europeo non avrebbero alcuna intenzione di adottare azioni legali contro AstraZeneca. Almeno per il momento.

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