Val Susa, Monti non cede sull'Alta Velocità La minaccia No Tav: "Eviti prove di forza"

Al termine del vertice a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Mario Monti ribadisce la determinazione del governo a continuare con il progetto della Tav, che porterà più benefici che costi. Poi indirizza un monito a quanti si sono resi responsabili di atti di violenza nel protestare contro la realizzazione dell'Alta Velocità e sottolinea: nessuna disponibilità a tollerare manifestazioni non pacifiche

Val Susa, Monti non cede sull'Alta Velocità La minaccia No Tav: "Eviti prove di forza"

Dopo due ore e mezza a Palazzo Chigi si chiude il vertice sulla Tav, voluto per discutere e fare il punto sui lavori e sulla messa in sicurezza di quanto fatto finora, a fronte delle nuove proteste di quanti si oppongono alla costruzione della linea ferroviaria. Le proteste hanno interessato ieri diverse città italiane, con qualche strascico anche nella giornata di oggi. 

Al termine del vertice le prime dichiarazioni sono quelle del commissario Mario Virano, che conferma "la determinazione del governo ad andare avanti", già ribadita dal ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri. Che si vada avanti "è quasi un fatto ovvio", commenta, respingendo l'ipotesi di un punto d'incontro tra l'esecutivo e le richieste dei manifestanti NoTav.

Virano parla anche del presunto rischio salute che sarebbe connesso alla costruzione della Tav e nega che esista un pericolo simile. "Circa un 30% della popolazione - spiegato poi - eviterebbe di dover fare i conti con questa opera; poi ci sono quote molto più limitate che ritengono che debba essere fatta e c’è una minoranza più ristretta che ritiene di doversi battere sul campo e ricerca lo scontro anche per significati che vanno al di là dell’opera".

Monti: la Tav va avanti

A parlare è poi il premier Mario Monti, che riassume quali siano stati i termini della discussione di oggi, ovvero l'impatto ambientale ed economico del progetto della Tav, sottolineando anche come a breve saranno resi noti gli studi sui quali si è basata la decisione dell'esecutivo.

Monti condanna le manifestazioni di violenza che si sono viste in Val Susa. "La libertà di espressione del pensiero è un bene fondamentale", commenta, ma "non saranno consentite forme di illegalità e sarà contrastata ogni forma di violenza".

Il presidente del Consiglio mette in luce chiaramente anche quelli che saranno i vantaggi economici derivati dalla realizzazione dell'Alta Velocità, tanto sul piano della rapidità dei collegamenti tra Italia e Francia, quanto nei termini di un aumento delle possibilità di occupazione per la popolazione della Val Susa.

Monti parla del progetto Tav come di un mezzo per riagganciarsi all'Europa, per far risalire l'economia italiana e impedire uno scollamento dal resto dell'Unione Europea. "Chi si oppone al progetto", sottolinea, "tenga presente che consentirà una prospettiva migliore ai giovani".

La risposta NoTav

Durante l'assemblea in corso a Bussoleno Alberto Perino, leader dei NoTav, risponde alle parole di Monti,

definendo il suo discorso un insieme di "un sacco di cose roboanti". Il premier "ha mostrato i muscoli", sottolinea, "ma eviti le prove di forza con noi. Non servono. E si sprecano soldi".

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