La variante brasiliana fa sempre più paura: "Può vanificare il vaccino"

Immunologi, infettivologi e virologi sono tutti concordi nel considerare pericolosa questa mutazione, più di quella inglese

La variante brasiliana fa sempre più paura: "Può vanificare il vaccino"

La variante brasiliana del Coronavirus Sars-CoV-2 preoccupa, non poco, i medici specialisti. Immunologi, infettivologi e virologi sono tutti concordi nel considerare pericolosa questa mutazione, che potrebbe rendere invisibile agli anticorpi che l’essere umano può aver prodotto, la proteina d’aggancio del virus.

Un bel problema, che rischia di diminuire l'efficacia del vaccino. “Gli anticorpi umani prodotti contro la forma originaria del virus – spiega Mauro Minelli, specialista in Immunologia clinica e Allergologia e co-coordinatore della Scuola di specializzazione medica in Scienze dalla nutrizione-Dipartimento di Studi europei Jean Monnet - non riescono a neutralizzare questa nuova variante, che riesce a eludere l'azione di blocco esercitata dalle cellule immunizzanti che, pur essendoci, non risultano pienamente efficaci. Quindi - avverte Minelli - bisognerà applicarsi per cercare nel più breve tempo possibile di individuare le misure più adeguate per la protezione umana. Intanto continuiamo con l'immunizzazione verso ciò che è certo funzioni”.

Parole che trovano conferma anche nelle dichiarazioni rilasciate dal direttore della clinica di malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria Matteo Bassetti. “Arrivano notizie di persone, come il caso di un'infermiera – dice – che si sono reinfettate in un tempo anche breve, perché il virus ha circolato in maniera indisturbata. É molto simile alla variante sudafricana, evidentemente riesce a sfuggire al nostro sistema immunitario”. Per Bassetti, “queste mutazioni vanno adeguatamente e meticolosamente studiate anche in Italia perché il virus sta circolando”.

Su quanto può essere pericolosa la variante brasiliana di Sars-CoV-2 si esprime Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano. “Non c'è ancora nessuna certezza – afferma - mancano ancora dati che ci dicano se è coperta dal vaccino attuale, ma certo è un elemento che ci preoccupa particolarmente. E possiamo dire che le mutazioni che caratterizzano la variante brasiliana, così come quella sudafricana, rendono entrambe più preoccupanti della variante inglese”.

Se la variante della Gran Bretagna spaventa per la maggiore trasmissibilità, quella brasiliana lascia dubbi perché potrebbe non esserci un'efficacia completa rispetto al vaccino e agli anticorpi. Mentre, da questo punto di vista, per la variante inglese ci sono alcuni dati che sostanzialmente indicano che il vaccino funzionerebbe.

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