Terribile storia di abusi su minori venuta alla luce nel comune di Vasto, in provincia di Chieti, dove a finire nell'occhio del ciclone con l'infamante accusa di violenza sessuale aggravata è un anziano del posto, ora ristretto agli arresti domiciliari ed in attesa di giudizio.
A rendere ancora più grave, se possibile, la situazione del colpevole, il fatto che lo stesso abbia poi addirittura tentato di contattare i genitori delle piccole vittime, tutte conversazioni intercettate e acquisite come ulteriori prove, per proporre loro del denaro ed insabbiare le accuse nei suoi confronti.
Le indagini, condotte dal reparto di polizia giudiziaria e dagli uomini del commissariato di Vasto, si sono potute svolgere proprio grazie ai terribili racconti fatti dalle 3 giovani vittime, tutte bimbe di soli 10 anni di età, che avevano trovato il coraggio di parlare dell'orribile vicenda e di chiedere aiuto ad una loro insegnante. Grazie a quest'ultima, che ha immediatamente contattato i genitori delle bambine, le investigazioni nei confronti dell'anziano sono dunque potute iniziare.
Il responsabile era solito condurre le bambine in luoghi appartati, come ad esempio la propria abitazione, un garage di fronte ad essa oppure, in altre occasioni, in aperta campagna all'interno di un'automobile. Più volte aveva abusato di loro, toccandole nelle parti intime e costringendole sia a subire che a compiere nei suoi confronti dei veri e propri atti sessuali. A riprova di ciò, come ulteriore indizio di colpevolezza dell'anziano, le piccole sono riuscite a fornire agli inquirenti anche dei dettagli precisi su alcune parti del corpo solitamente non esposte.
Il maniaco, inoltre, aveva spesso anche l'abitudine di costringere le piccole vittime delle sue perversioni a guardare insieme a lui dei filmati di contenuto pornografico. Anche in questo caso la versione delle bimbe ha potuto trovare conferma dopo le perquisizioni effettuate dalle forze dell'ordine tra le pareti dell'abitazione dell'uomo, dove sono stati rinvenuti dvd e videocassette.
Come ulteriore prova di colpevolezza, se mai ce ne fosse stato bisogno, anche il contenuto di telefonate fatte dal responsabile ai genitori delle vittime.
In tali conversazioni, tutte intercettate e messe agli atti, l'anziano proponeva ai suoi interlocutori una cifra di 5mila euro (salita poi a 10mila in occasione di un secondo contatto) per convincerli ad intercedere con le bimbe per far modificare le loro deposizioni.Con le spalle al muro, l'orco avrebbe confessato le proprie responsabilità: dichiarato in arresto, si trova ai domiciliari nella propria abitazione di Vasto. Per lui anche l'accusa di intralcio alla giustizia.
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