La vedova di Umberto Veronesi con una lettera al Corriere della Sera mette nel mirino il nuovo governo gialloverde. Sultana Razon evoca lo spettro di regimi totalitari e di deportazioni di massa. "Sono stata fidanzata e moglie del professor Umberto Veronesi per oltre 60 anni. Ho avuto 6 figli meravigliosi, tutti laureati in discipline importanti. Oggi ho paura, ho paura degli atteggiamenti arroganti e populisti di alcuni politici. I discorsi a voce alta con le mani appoggiate ai fianchi mi ricordano troppo i passati despoti", afferma la Razon. Poi parla del passato e degli dei totalitarismi del secolo scorso.
La vedova Veronesi nella sua lettera lascia spazio ai ricordi e avverte: "Anche loro cominciarono ad arringare con motivazioni banali e ben accette dal popolo, poi piano piano riuscirono a convincere più giovani e anziani sulle buone motivazioni iniziali fino a giungere alla convinzione che occorresse compiere uno sterminio dei popoli diversi dalla pura razza ariana. Ho molta paura della piega che sta prendendo la politica italiana, vi prego fermateli!". Parole forti quelle della Razon che faranno discutere. Arriverà una risposta da Salvini o da Di Maio?
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