Venezia, tunisino attacca vigilanti con coltello: panico alla festa

Completamente ubriaco, il magrebino pretendeva di bere al bar allestito per una festa universitaria. Cacciato dall'evento, ha fatto ritorno armato di coltello, scatenando il panico. Viene arrestato, ma ottiene la sospensione della pena

Venezia, tunisino attacca vigilanti con coltello: panico alla festa

Momenti di forte tensione nella serata di mercoledì 11 dicembre a Venezia, dove un cittadino straniero in evidente stato di ebbrezza ha scatenato il panico ad un festa di studenti, arrivando addirittura a minacciare e ad aggredire con un coltello due addetti alla sicurezza che cercavano di allontanarlo.

L'episodio, stando a quanto riferito dagli agenti di polizia che si sono poi occupati di arrestare il pericoloso indivuduo, si è verificato durante un evento universitario organizzato all'ostello della Gioventù della Giudecca, zona Fondamenta Zitelle.

Qui l'extracomunitario si era presentato completamente ubriaco. Deciso ad ottenere ancora da bere, aveva chiesto al barman di servirgli degli alcolici, ricevendo però una risposta negativa. Compreso lo stato in cui si trovava il soggetto, le guardie giurate avevano subito provveduto a scortarlo all'uscita così da evitare problemi.

Venire allontanato dalla festa ha tuttavia scatenato la violenta reazione dello straniero che, pur reggendosi a stento in piedi, si è rivoltato contro i due vigilanti, minacciandoli di ritorsioni.

Dopo essersene andato, infatti, lo straniero ha fatto quasi subito ritorno per mantenere la parola data. Ripresentatosi all'entrata dell'ostello, il soggetto si è rivolto agli addetti alla sicurezza colpevoli di averlo cacciato e li ha nuovamente minacciati, estraendo un coltello che aveva fino a quel momento tenuto nascosto all'interno del giubbotto.

Ne è dunque nata una violenta colluttazione, durante la quale l'esagitato ha cercato di colpire le guardie che lottavano a loro volta per disarmarlo. In preda al panico, alcuni partecipanti alla festa hanno contattato le forze dell'ordine, richiedendo il loro immediato intervento.

Sul posto si sono precipitati gli agenti della questura di Venezia, che sono subito accorsi ad aiutare le guardie giurate, che nel frattempo erano già riuscite ad immobilizzare il facinoroso.

Quest'ultimo, disarmato a fatica dai vigilanti, è stato ammanettato e caricato sull'auto di servizio. Tradotto in centrale e sottoposto ad identificazione, è risultato essere un tunisino di 38 anni, tale N.D, clandestino nel nostro Paese e con alle spalle numerosi precedenti penali.

Recuperato anche il suo coltello, un'arma dotata di lama di 20 centimetri.

Dichiatato in arresto per il reato di porto d'armi abusivo e lesioni aggravate, è finito dietro le sbarre del carcere in attesa del giudizio direttissimo che si è tenuto durante la mattina di ieri. Il giudice del tribunale di Venezia lo ha condannato ad 8 mesi di reclusione, ma grazie alla sospensione della pena, il nordafricano è già libero.

Nessuna grave conseguenza per le due guardie

giurate aggredite. Durante la colluttazione con lo straniero, entrambi i vigilanti hanno riportato alcune contusioni ed uno dei due è rimasto ferito all'avrambraccio, dove il tunisino era riuscito a colpire con il coltello.

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