"Vivi perché liberi". "Morti da vaccino". L'ennesima offesa porta la firma dei soliti estremisti no-vax. Stavolta, però, fa ancora più male. Addolora un'intera comunità e supera il limite della decenza. Perché l'oltraggio non è comparso in una di quelle chat in cui i contrari al vaccino danno sfogo ai loro deliri, bensì in un luogo simbolo del dramma pandemico. Nella notte tra il 6 e 7 gennaio, sono apparse delle scritte irrispettose sui muri del cimitero di Nembro (Bergamo), il paese della valle Seriana che, assieme al vicino Alzano Lombardo, era stato tra i più colpiti nella prima fase della pandemia da Covid-19. Anche lì, dove riposano per sempre i defunti a causa del virus, i no-vax militanti hanno lasciato il segno della loro inciviltà.
Le scritte, effettuate con uno spray di colore rosso, riportano slogan come "Governo nazista", "I vax uccidono". E ancora: "Morti da vaccino. Alessandro, Lidia e tanti altri. Il governo mente e lo sa". Farneticazioni che hanno scosso la comunità del paese bergamasco, nei cui occhi ci sono ancora le terribili immagini di morte dei primi mesi del 2020. Sull'episodio sta indagando la Digos di Bergamo, nel tantivo di individuare i responsabili di quella che non si può certo considerare una semplice bravata.
Tra i primi a stigmatizzare con forza l'accaduto, il sindaco di Nembro, Claudio Cancelli. In un post pubblicato sul profilo Facebook del Comune, il primo cittadino ha manifestato tutto il proprio sdegno, dando voce alla rabbia di molti. Accanto alla foto del muro imbrattato del camposanto, Cancelli ha comunicato: "Con tristezza devo informarvi che questa notte i no-vax estremisti hanno imbrattato con scritte deliranti il muro del nostro cimitero". Poi la denuncia dai toni accorati: "Quelle scritte sono segni di oltraggio verso i nostri morti e verso Nembro. Questi vandali dimostrano così la qualità dei loro argomenti ossia scarabocchi rancorosi sul lenzuolo che protegge i resti dei nostri cari".
Il sindaco ha inoltre rimarcato la mancanza di senso civico degli imbrattatori, firmatisi con la doppia v rossa, divenuta simbolo dei cosiddetti "guerrieri no-vax". "Al di là delle loro tesi assurde e del loro ignorare i dati ormai indiscutibili sul valore dei vaccini per salvare vite, questi no-vax dimostrano la loro mancanza di rispetto degli altri, il loro egoismo e il rifiuto del bene comune, il loro essere fuori dalla società. Hanno dimostrato con questo gesto chi sono e cosa vogliono essere", ha proseguito il primo cittadino. Con una rassicurazione finale: "La comunità di Nembro con la sua forza interiore supererà questo ennesimo affronto".
Una netta condanna all'episodio è arrivata anche da parte di Forza Italia, attraverso le parole della presidente dei senatori azzurri, Anna Maria Bernini. "Le scritte no vax sul muro del cimitero di Nembro, dove riposano tante vittime della prima micidiale ondata di Covid, è l'oltraggiosa ultima frontiera di un delirio ideologico che non ha rispetto nè per la verità nè per i morti. Una follia che sta compromettendo la battaglia contro la pandemia e causando un costo sanitario e sociale altissimo", ha affermato in una nota l'esponente forzista, aggiungendo: "Anche per questo la multa di 100 euro agli over 50 che non si vaccinano è un controsenso".
Anche in altre occasioni i no-vax oltranzisti si erano spinti a compiere azioni incivili, ma l'attacco sferrato in uno dei luoghi più colpiti dalla pandemia segna un ulteriore trascinamento verso il basso della loro condotta.
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