Durante l'ultimo Consiglio Comunale a Verona è stata approvata con 21 voti favorevoli e 6 contrari una mozione che impegna il Sindaco e la Giunta a sostenere iniziative per la prevenzione dell'aborto; nello specifico con la mozione 434 il Comune finanzierà “associazioni cattoliche a scopo di lucro che hanno l’obiettivo di promuovere iniziative contro l’aborto”.
L'atto doveva essere discusso il 26 Luglio scorso ma fu rinviato e, come per la seduta passata, alcune attiviste del movimento femminista “Non una di meno” si sono presentate alla seduta del Consiglio Comunale vestite da ancelle medievali in segno di protesta contro il documento.
Questa approvazione avviene proprio in concomitanza con i 40 anni dell'entrata in vigore della legge 194 che legalizzò la pratica dell'aborto in Italia e, proprio su questa, si è espresso il Consigliere della Lega Alberto Zelger, proponente della mozione in questione: "Alcuni punti della legge - ha sottolineato il Consigliere - sono stati in gran parte disattesi. Per questo, si ritiene che anche il Comune debba adoperarsi per la diffusione di una cultura di accoglienza della vita".
Verona dunque si dichiara ufficialmente “Citta a favore della Vita”, ma non sono mancate le repliche delle opposizioni, come la dichiarazione del Consigliere Alessandro Gennari del Movimento 5 Stelle: “Non è una mozione pro vita, ma il semplice riconoscimento di contributi a qualche fondazione vicina all'amministrazione".
Volano invece gli stracci in casa Pd, dove la deputata Alessia Rotta attacca la capogruppo Padovani per aver
votato a favore:"Uno schiaffo inaccettabile a Verona e alle sue cittadine, ci ha riportato indietro ad anni in cui le donne morivano per le interruzioni di gravidanza e proliferavano gli aborti clandestini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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